Mario Biondi incanta la Cavea di Roma a Luglio suona bene 2013:
la recensione del live
Cominciare un live con un lungo inchino davanti al pubblico, lasciare il palco ai componenti della sua band quando si lasciano guidare da qualche virtuoso assolo - i musicisti - o quando si lanciano in acuti e grandi interpretazioni da far venire i brividi - i coristi- non è da tutti.
Mario Biondi oltre ad essere un cantante meritevole è un signore, in pubblico. Elegante anche quando deve tamponare il sudore dalla fronte. Il 5 luglio ha tenuto il primo dei suoi due concerti romani nella Cavea dell'Auditorium Parco della Musica all'interno dell'iniziativa musicale Luglio suona bene.
Total black e scarpetta lucida bianca per il crooner italiano che ha sorpreso, commosso e incantato per un concerto di due ore che i presenti avrebbero preferito durasse anche 24. Atmosfera da club jazz si alternano a sofisticate melodie soul, blues e funk accarezzate dai bassi, irraggiungibili, della profonda voce di Mario Biondi.
L'inizio è scoppiettante: con
"Shine on" – pezzo di lancio dell'ultimo album “Sun”- per continuare sulla stessa scia accomodante di
“Come to me” , come da tracklist del disco, dove il vibrafono di Ciro Caravano e i fiati hanno dato quel tocco magico dimostrando, da subito, la vera natura dello show di Mario Biondi.
“Sun” è stato il protagonista indiscusso delle due ore di formidabile show. La scaletta del concerto segue pedissequamente la tracklist del cd:
“What have you done to me”,
“Woman, Woman”,
“Never stop” per il quale, dal vivo ha duettato con Moris Pradella, nel disco con Omar, un artista di colore che crea, con la voce di Biondi, un contrasto musicale inaspettato, morbido e brillante. Segue
“Deep space” che ha movimentato, con le percussioni di Marco Fadda, l'atmosfera della Cavea. Per questo pezzo, nel disco, Mario Biondi ha collaborato con
James Taylor.
“Catch the sunshine”, ancora in coppia con Moris Pradella, addolcisce;
“La voglia, la pazzia, l'idea” - unico pezzo in italiano – intriga;
"Light to the world", emoziona. È questo il pezzo del disco per il quale Mario Biondi ha duettato con Al Jarreau, cantante statunitense del quale il crooner italiano è anche fan, a 12 anni ascoltava già i suoi dischi. Non mancano le cover, quella di "Girl blue" di Steve Wonder che Mario Biondi ha inserito in “Sun”, e quella di “My girl” dei Temptations.
I salti nel passato sono colorati da pezzi storici della sua carriera come
“This is what you are”.
A rendere lo spettacolo perfetto è stata anche la band scelta da Mario Biondi che ha fatto un grande lavoro: Claudio Filippini al pianoforte, Michele Bianchi alla chitarra, Moris Pradella e Samatha Iorio ai cori, Tommaso Scannapieco Daniele Scannapieco al sax; Gianfranco Campagnoli alla tromba, Roberto Schiano al trombone; Lorenzo Tucci alla batteria; Tommaso Scannapieco al basso; Marco Fadda alle percussioni; Ciro Caravano, tastiere e vibrafono.
Mario Biondi continua il suo tour 2013 sarà il:
- 09 luglio 2013: Perugia - Umbria Jazz (Arena Santa Giuliana)
- 18 luglio 2013: Piazzola sul Brenta- Hydrogen Festival
- 19 luglio 2013: Porto Recanati – Arena Gigli
- 21 luglio 2013: Siena – Piazza Duomo
- 9 agosto 2013: Bra – Parco della Zizzola
- 17 agosto 2013: Rispescia – Festa Ambiente
- 18 agosto 2013: Rivisondoli – Piazzale Michelangelo
- 28 agosto2013 : Taormina (Me) – Teatro Antico
- 29 agosto 2013: Palermo - Teatro di Verdura
- 03 settembre: San Marino - Piazzale Giangi
di Antonella Dilorenzo
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