La testimonianza della suora
guarita dal Parkinson"All'alba mi alzai
e il morbo era sparito"ANDREA TORNIELLI
Tra le tante segnalazioni di grazie e presunti miracoli arrivati all’indirizzo del postulatore della causa, monsignor Slawomir Oder, è stata scelta la guarigione dal morbo di Parkinson di una suora francese. Ci sarà anche lei oggi, in prima fila, in piazza San Pietro, per dire grazie al nuovo beato. L’iter per il riconoscimento del miracolo che è servito a portare Karol Wojtyla sugli altari non è stato semplice: sul caso erano state infatti sollevate riserve, ma ulteriori e approfondite perizie hanno portato infine la consulta medica della Congregazione delle cause dei santi a dichiarare inspiegabile la guarigione.
Suor Marie Simon Pierre Normand, 52 anni, appartiene alla congregazione delle Piccole suore della maternità cattolica, e si occupa dei neonati in un ospedale francese. «Il Parkinson – ha raccontato – mi è stato diagnosticato a giugno del 2001. La malattia aveva colpito tutta la parte sinistra del corpo. Dopo tre anni, i sintomi si sono aggravati: tremiti, rigidità, dolori, insonnia...».
Suor Marie seguiva con apprensione le cerimonie presiedute da Giovanni Paolo II e vedeva nell’immagine del Papa malato e impedito nei movimenti, il suo futuro. Subito dopo la morte di Papa Wojtyla, i sintomi del Parkinson in lei si accentuano. «Dall’aprile 2005 ho iniziato a peggiorare di settimana in settimana, deperivo giorno dopo giorno, non riuscivo più a scrivere né a guidare la macchina… Facevo fatica a svolgere il mio lavoro».
Il 13 maggio di quell’anno, Benedetto XVI dà l’annuncio ufficiale della speciale dispensa per l’avvio della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II. «A partire dal giorno successivo le consorelle di tutte le comunità francesi e africane chiedono la sua intercessione per la mia guarigione. Pregano incessantemente, senza stancarsi...».
Qualche settimana dopo, nella notte tra il 2 e il 3 giugno, accade qualcosa. Suor Marie poco prima dell’alba si alza dal letto improvvisamente, dopo aver riposato molte ore. «Il mio corpo non è più indolenzito come al solito, nessuna rigidità e interiormente non sono più la stessa. Poi, una chiamata interiore e il forte impulso di andare a pregare davanti al Santissimo Sacramento».
Da quel momento la religiosa francese ha ripreso a camminare speditamente, tutti i sintomi sono scomparsi. Ha anche smesso di colpo di prendere le medicine. Pochi giorni dopo la conferma dei medici. «Il 7 giugno, come previsto – ha raccontato – sono andata dal neurologo dal quale ero in cura da quattro anni. È rimasto sorpreso anche lui nel constatare l’improvvisa scomparsa di tutti i sintomi, nonostante l’interruzione del trattamento medico cinque giorni prima della visita». Da allora suor Marie Simon-Pierre è perfettamente guarita.