Esce "Fra le pagine chiare e le pagine scure" di Claudio Fabretti che
ripercorre la vita e l'opera del cantautore romano. Mercoledì 30 marzo è uscito per Arcana
"Fra le pagine chiare e le pagine scure", il libro di Claudio Fabretti che
ripercorre la vita e l'opera di Francesco De Gregori, giunto al traguardo dei
sessant'anni (li ha compiuti lunedì 4 aprile). Il libro è un lungo viaggio nel
songbook degregoriano, che si snoda attorno ai suoi principali nuclei tematici:
l'amore e la separazione, l'America, la Storia, i perdenti, il viaggio e la
fuga, le fiabe e l'innocenza infantile. Un itinerario perennemente in bilico fra
personale e sociale, realtà e fantasia.
UNA CARRIERA LUNGA 40
ANNI. In primo piano, poi, alcuni momenti cruciali della sua carriera:
l'epopea del Folkstudio, il processo del Palalido, il doppio sodalizio con Lucio
Dalla (Banana Republic e Work In Progress), le numerose e a volte imprevedibili
collaborazioni. Un capitolo affronta poi in modo specifico la rivoluzione del
linguaggio degregoriano nella canzone italiana. E così, De Gregori è arrivato al
traguardo dei quarant’anni di musica. Dagli esordi sullo sgabello del Folkstudio
agli album storici e alla dimensione concertistica dell’ultimo periodo, la sua è
stata un’evoluzione nella continuità, sempre a rigorosa distanza di sicurezza
dalle mode.
UN VIAGGIO NELLA STORIA ITALIANA. Il suo canzoniere è
un compendio di sentimenti sospesi, evocati con tocco visionario,
cinematografico. E, lungo le curve della memoria, attraversa le fasi più oscure
e controverse della storia italiana – dal fascismo agli Anni di Piombo, da
Piazza Fontana a Tangentopoli – acquistando un respiro universale, all’insegna
di un umanesimo laico che anela al riscatto da ogni sofferenza e prevaricazione.
Ma nei suoi versi si è compiuta anche una rivoluzione lessicale decisiva per la
canzone italiana.