Due musicisti e interpreti provenienti da mondi musicali completamente diversi: da una parte l'estro creativo e la forza compositiva di Allevi, dall'altra la voce sofisticata e accattivante di Biondi. Il racconto di Emozioni comincia con Giovanni Allevi che ripercorre le fasi più importanti della sua carriera, dalla gavetta da cameriere, che gli ha permesso di incontrare in un ristorante il maestro Riccardo Muti, ai numerosi concerti, come quelli al Blue Note di New York nel 2004, il Concerto al Senato nel 2008, i sold out dei tour “Evolution” e “Sunrise”. Osannato dal pubblico, criticato da quella che lui stesso definisce la “casta” degli accademici, Giovanni Allevi è un direttore d’orchestra fuori dal coro che indossa scarpe da tennis e t-shirt sotto lo smoking e consegna la musica classica a tutti, mantenendone intatta l’arte. Dalle Marche alla Sicilia è tutta un’altra musica con l’inconfondibile voce black di Mario Biondi, protagonista della seconda parte della puntata. Dopo le prime esibizioni con il gruppo dei Mario Bros e anni trascorsi nei pianobar senza ricevere attenzioni da parte dei talent scout italiani, la svolta artistica di Biondi arriva nel 2006. Il brano “This Is What You Are” conquista pubblico e critica e viene notato anche in Gran Bretagna dai dj Gilles Peterson e Norman Jay, che lo trasmettono sulle frequenze di BBC1 radio portandolo rapidamente al successo anche oltremanica. Nel 2007 Biondi sbarca anche a Sanremo come guest-star duettando insieme ad Amalia Gré con il brano “Amami per sempre”. Nel 2009 partecipa nuovamente come ospite al Festival di Sanremo cantando insieme a Karima Ammar e al compositore Burt Bacharach. Negli Stati Uniti, alcuni anni dopo, duetterà con il collega Gigi D’Alessio al Radio City Music Hall di New York. A quarant’anni Biondi non ha più alcun timore di esibire la sua voce alla Barry White, né esitazione a cantare al fianco del suo idolo da bambino, il cantante Al Jarreau.