Profumi e numerologia: le fragranze "magiche"
Il "5" prima di tutto (serve spiegare perché?) poi il 69, il 22 e il 31.
Ecco un piccolo viaggio attraverso i profumi e la loro numerologia.
Fra fragranze e magia
Il 5 prima di tutto:
basta dire N°5 e subito tutto è chiaro. Un numero dietro a cui si cela la passione, un’ossessione quasi, che
Coco Chanel aveva per la numerologia e questo era decisamente il suo
preferito. Cinque come la
quinta fragranza che il naso Ernest Beaux le fece sentire e che poi divenne il celebre profumo, come il giorno scelto per ogni sua sfilata e come tutti i rimandi presenti del suo appartamento privato.
E non è di certo l’unico profumo con un numero:
N°19 come il giorno della sua nascita, il 19 agosto,
N°22 come l’anno di creazione della fragranza stessa, un tripudio di fiori bianchi, delicati quasi come una nuvola,
1932 per celebrare la prima collezione di haute joiallerie, 31 Rue Cambon dove trasferisce tutto il suo universo nel
1921.
Ogni numero ha dunque un particolare significato, non tanto per la numerologia più classica, quanto
per la profumeria e per i nasi: il numero che diventa la traduzione di un particolare momento, di un luogo, di una foto vista per caso e che subito conquista, di una formula segreta ritrovata in un vecchio baule.
La profumeria ha tutta una numerologia a sé e così dietro al
69 si nasconde Archives 69, un indirizzo parigino in Rue des Archives sede dell’irriverente Etat Libre d’Orange, mentre
34 è il civico dello storico
diptyque in Boulevard St. Germain o 47 in Vyatskaya Street è la sede di Rallet, marchio del 1843 fondato a
Mosca.
1996, una donna eterea e uno scatto d’autore firmato da Inez van Lamsweerde e Vinood Matadin: dall’amore di
Ben Gorham di Byredo per quell’immagine, un primissimo piano di donna dalla bellezza innocente e ultraterrena, che è nato 1996 con bacche di ginepro, pepe nero e violetta; mentre le note musicali di una
dolce canzone degli anni Cinquanta si uniscono a quelle olfattive di LP N°9.
Foto, ricordi, sensazioni e canzoni che si mescolano nei flaconi a creare dei luoghi-non luoghi come
1889 Moulin Rouge, l’anno della fondazione, o 1871 Eau de Cologne di Commune de Paris e Astier de Villate che si rifà al movimento rivoluzionario socialista parigino del periodo e durato soltanto due mesi.
E poi, formule segrete riscoperte per caso che si basano sulla contrapposizione e sulla dualità e allora
222 non può che essere il
nome perfetto, numeri che racchiudono stati d’animo euforici e chiedono aiuto anche alle lettere come U4EAHH o Five o’Clock.
Visti da sempre come freddi e razionali, i numeri nella profumeria hanno una marcia in più, d
iventano veicoli di emozioni e sensazioni, lontani dalla logica schiacciante della matematica. DI ELEONORA GIONCHI
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