florinda
Messaggi : 10178 Data d'iscrizione : 13.03.11
| Titolo: Come è nata la nuova fragranza di Narciso Rodriguez Una magnifica ossessione: per il bianco e nero e il profumo di gardenia. Che lo stilista ci racconta in esclusiva - FOTO 2014-10-01, 09:15 | |
| Come è nata la nuova fragranza di Narciso Rodriguez Una magnifica ossessione: per il bianco e nero e il profumo di gardenia. Che lo stilista ci racconta in esclusiva. Solare, affabile e understated, proprio come il suo stile, Narciso Rodriguez è felice (e lo è veramente, si capisce che ha un legame forte con il nostro paese) di trovarsi a Milano per presentare la sua ultima creazione olfattiva. Del resto, l’esordio nella moda è italiano: la prima collezione di prêt-à-porter ha debuttato nel 1997 proprio nel capoluogo lombardo. «Sono venuto in Italia quando ero molto giovane e volevo studiare moda. Ammiravo così tanto i vostri grandi stilisti! Ma anche l’artigianalità, la qualità delle materie prime, il livello di eccellenza. Tutto per me era fonte di ispirazione: i meravigliosi stabilimenti tessili, la seta a Como, i flati a Biella e i tessuti a Prato».
Sull’etichetta originale c’era scritto “Narciso Rodriguez Made in Italy”. Cubano di origine (non ha però mai messo piede sull’isola caraibica, anche se rivela gli piacerebbe molto un giorno andarla a visitare), è nato a Newark, New Jersey, nel 1961, da genitori immigrati che gli hanno insegnato a lavorare duramente per avere una vita migliore. Consiglio seguito, anche se mamma e papà avrebbero preferito per lui un altro tipo di carriera. L’architettura, non a caso ha frequentato la celebre Parsons School for Design, è sempre stata tra le sue materie preferite. Una passione che si legge nei suoi abiti, stranoti anche perché hanno accarezzato e fasciato i corpi di numerose celebrities, tra cui Carolyn Bessette per le nozze con JFK Jr. («Sarà sempre la mia musa»), Michelle Obama, Claire Danes, Cindy Sherman, Jessica Alba. Chi non vorrebbe nel proprio armadio un tubino disegnato da lui? Quasi si scusa per la sua (apprezzabile anche perché abbastanza rara) voglia di chiacchierare, di raccontare se stesso e il suo lavoro. Insomma, non è un uomo che risponde a monosillabi: «Sono di origini latine, non posso farci niente, mi esprimo sempre con molte parole». E bellezza e passione ricorrono spesso.Che cos’è la seduzione? È una risposta diffcile. Mi dia un minuto, ho ancora il jet lag! È mille cose. Può essere semplice, ma anche calcolata, complessa. È il modo in cui una persona si muove, un profumo nell’aria. Dopo avere creato For Her, che ormai con il tempo è diventato un profumo iconico, ho ricevuto tantissime lettere. C’è chi mi ha scritto di avere incontrato un fidanzato, chi ha conosciuto il futuro marito. Ci sono tanti aneddoti divertenti!Come sarà possibile replicare questo successo? Ho cercato di concepire femminilità e seduzione in una maniera completamente differente. Il potere seduttivo di Narciso è la sua unicità. È una scia calda e sexy perché mi è sempre piaciuta l’idea di un uomo catturato da un particolare che gli fa girare la testa. Per questo motivo molti miei abiti hanno dei dettagli forti sulla schiena. L’anno scorso For Her ha compiuto dieci anni, divenendo un classico contemporaneo.Qual è la ricetta di un profumo longevo? È un mix magico. Top secret. Mi piace pensare che passione sia la parola chiave. Le persone capiscono se qualcosa è realizzato con amore. Ci sono molti passaggi obbligati, quasi una formula da seguire quando si crea ogni genere di oggetto. Ma io preferisco agire seguendo il mio istinto ed essere anticonformista. Certo, è più rischioso creare qualcosa di diverso, ma a volte bisogna provarci comunque. Alla base del mio lavoro ci sono precisione e cura. Ovviamente è importante il gioco di squadra, ma la passione è sempre fondamentale in ogni scelta.Lei è cresciuto nel New Jersey. Quali sono i ricordi olfattivi della sua infanzia? Il profumo che mi è più caro è quello delle gardenie del giardino di mia zia in Florida. Quando ero un bambino e vedevo i bellissimi fiori bianchi mi sentivo inebriato dalla loro scia quasi intossicante che rimaneva sempre con me, una specie di dipendenza.Ha una tracklist olfattiva? Muschio, fore d’arancio, gelsomino, gardenia, rosa. Come vuole il medley? Mi sento un po’ dj Narciso! Mi ha dato un’idea: potrebbe anche essere la composizione della prossima fragranza...Può un profumo essere un sostituto di un accessorio moda? Nella mia vita è sicuramente uno degli accessori preferiti, come le scarpe o la cintura. Mi riempie di gioia indossare una fragranza dopo la doccia. È il “tocco finale” che fa sentire bene, un rituale sia femminile sia maschile che ha qualcosa di magico.Qual è il momento più eccitante nello sviluppo di una fragranza? Il concepimento o il risultato finale? Amo l’intero processo. Professionalmente sono molto “preso” dal design, dalla scelta dei materiali, dei colori. Naturalmente è più facile con il prêt-à-porter, con i profumi il percorso è più astratto. Per esempio, mi chiedo “come posso tradurre il concetto di seduzione, di cui parlavamo prima, in una fragranza?”. È una sfida. Ma amo questo lavoro. Mi arricchisce e mi ricompensa. Mi piace studiare l’architettura della bottiglia. Quando a New York ho aperto il primo flacone “vero” è stata una sensazione così intensa. E poi il suo nome... Ne sono orgoglioso e mi rendo conto solo ora che era il mio sogno.Ha chiamato il profumo con il suo nome di battesimo. Un omaggio alla famiglia, visto che l’ha ereditato dal padre e dal nonno, o un richiamo al mito? È inevitabile: tutti i creativi hanno una componente narcisistica. In più, molti si riferiscono al mio lavoro soltanto indicando il mio nome. Dicono: “Indosso un Narciso”. Naturalmente, oltre al fiore, c’è l’aspetto legato alla leggenda e quello familiare. Semplicemente sono io. Detesto dirlo, ma è così.Cosa le piacerebbe che una donna dicesse di Narciso (il profumo)? Vorrei si innamorasse di lui. È importante trovare una fragranza che ci rappresenti, che sia la nostra firma. Ho sempre cercato di creare abiti o profumi che potessero entrare a far parte della vita di una donna. Anche una semplice bottiglia di eau de parfum che non si vuole buttare via quando è vuota. È bello circondarsi di oggetti belli, che fanno stare bene, e fanno bene.Cristina Torlaschi fonte | |
|