La donna in carriera acida che non risponde se non alzando la voce, la collega lamentosa che passa il tempo libero a piangersi addosso e a sfogare tutti i suoi malumori su chi le capita a tiro, ma anche la suocera che ci critica in tutto e per tutto o l'amica che ci usa solo come sfogo personale per poi dimenticarsi immancabilmente di chiederci come stiamo e nemmeno accorgersi se abbiamo pianto o siamo stanche morte. Come liberarci o quantomeno difenderci da queste persone risucchia energia? Neutralizzarle è possibile e necessario: impossibile non risentire (negativamente) di queste personalità egocentriche e fagocitanti. Il segreto? Imparare, con gentilezza, a mettere dei punti fermi, dire dei no, declinare degli inviti, delimitare in maniera risoluta, ma garbata il proprio territorio. Prendendosi cura del proprio benessere. Ne parliamo con la Psicologa Serenella Ricci.
Come si riconoscono i "vampiri energetici"?
Facciamo una premessa: con questo termine ci si riferisce a tutti quegli individui che, per sentirsi potenti e riempire i loro vuoti interiori, si nutrono della forza vitale altrui. Si tratta di persone che tendono a manipolare le relazioni per trarne vantaggio e sottomettere a livello psicologico l'altro.
È possibile arginarli?
Sì, in particolare ricordandoci che questi individui, per esercitare la loro azione, hanno bisogno della partecipazione della loro vittima. Occorre quindi consapevolezza. Senza il nostro assenso, anche ovviamente implicito, non possono farci del male.
Perché spesso tendiamo ad assorbire la negatività altrui?
Di frequente ciò che muove le vittime verso queste persone è il bisogno di essere accettati e amati, con una forte paura della solitudine che fa da motore. La mancanza di una sana autostima e del senso di auto efficacia generano in chi subisce un pericoloso meccanismo di accettazione passiva e patologica: la vittima preferisce subire piuttosto che sopportare la paura del rifiuto e della solitudine, anche se ciò significa annullarsi come persone.
Nella pratica, come difendersi da tutte quelle persone che ci scaricano addosso solo frustrazioni, aggressività e ansia?
Fondamentale a questo scopo è lavorare sulla propria autostima recuperando amore e rispetto di sé, della propria dignità e valore personale.
E se da soli non si riesce?
In questo caso occorre chiedere aiuto, iniziando un percorso di psicoterapia personale o di gruppo: solo quando possediamo questi strumenti siamo in grado di difenderci dai tentativi manipolatori dei cosiddetti vampiri energetici. Sul lavoro come in famiglia.
Spesso abbiamo paura che dire no o non prestare l'orecchio venga scambiato per maleducazione.
E invece si tratta di essere assertivi e non maleducati, né superficiali. Assertivo è chi riconosce i propri diritti e quelli altrui come di pari importanza, senza temere di esprimere il proprio eventuale disaccordo. Fondamentale è imparare, ad esempio, a dire di no quando non siamo d'accordo, in modo empatico e ragionato, evitando di rispondere in modo aggressivo o passivo, ma pretendendo di essere ascoltati e rispettati.