Barbados, l’isola delle onde e dei surfisti ai confini dei CaraibiL'isola delle Antille è il ritrovo di campioni del surf da ogni parte del mondo. Tra le mete turistiche preferite dagli italiani Barbados offre natura, cultura, divertimento, ma soprattutto tante spiagge dalle acque turchesi.431 km2, 285.000 abitanti, spiagge e tanto divertimento: questo è il cocktail delle Barbados, isola delle Antille tra le destinazioni più amate dai turisti italiani. Quest’isola si pone idealmente come punto di approdo al mondo caraibico: divide infatti il Mar dei Caraibi dall’Oceano Atlantico, ed è uno scalo molto frequentato durante le crociere che navigano tra queste acque. Nonché, come detto, meta turistica autonoma. Il perché è presto detto: questa piccola isola oltre a essere un paradiso naturale, è anche un centro di divertimenti con una vita diurna che offre tipici intrattenimenti vacanzieri quali mini crociere, snorkeling e diving, escursioni guidate e soprattutto il migliore rum dei Caraibi; e una vita notturna vibrante e movimentata che si alterna da un locale all’altro e sembra non voler far dormire mai i suoi abitanti.
I CAMPIONI DEL SURFFoto di Tarik Browne
Ma non solo: le Barbados sono conosciute per essere uno dei tanti paradisi dei surfisti sparsi sul pianeta. La sua posizione è invidiabile poiché a seconda delle correnti e dei venti si possono trovare sia spiagge dalle acque tranquille che quelle più turbolente. La costa occidentale è placida e tranquilla, mentre quella orientale molto più movimenta. Ovviamente il surfista esperto cerca l’avventura, ed è qua che deve dirigersi. Ogni anno, dal 25 al 27 novembre, viene organizzato il Barbados Indipendence Surf Festival, che si tiene sulla spiaggia di Soup Bowl, dove le onde possono raggiungere tranquillamente anche i 5 metri d’altezza.
Foto di Tarik Browne
Un evento di rilevanza internazionale dove partecipano campioni da tutto il mondo: tutti qui, nella zona costiera di Bathsheba, per cavalcare le onde del reef break. La manifestazione prevede tra l’altro due competizioni: il November Pro, per gli atleti di fama internazionale, e il Carribbean Junior Championship, per i giovani talenti sotto i 18 anni. Ovviamente l’evento non si limita alle pratiche sportive, ma è una grande occasione di festa che si protrae per tre giorni con concerti, mostre d’artigianato e gastronomiche, l’elezione di miss bikini e qualsiasi cosa possa divertire residenti e turisti.
CULTURA E DIVERTIMENTIFoto di scaturchio
C’è da dire che le Barbados hanno una cultura tutta orientata al divertimento. Sono numerose le feste e le ricorrenze celebrate tutto l’anno, a parte quelle legate alla religione. Il Crop-over festival si celebra a cavallo tra luglio e agosto, ed è la festa del raccolto della canna da zucchero. A febbraio invece l’Holetown festival ricorda l’arrivo dei primi colonizzatori inglesi. Il Festival delle Arti Creative e dell’Indipendenza Nazionale si tiene a novembre e si svolge con prove di canto, ballo e teatro per poi chiudersi il 30 novembre, giorno dell’indipendenza nazionale.
Foto di Seek New Travel
Questa cultura festaiola è sicuramente insita nelle origini africane degli abitanti dell’isola, pronipoti degli schiavi importati ai tempi della colonizzazione. La maggior parte della popolazione residente è nera, mista a europei e altre razze asiatiche. Barbados fa parte del Commonwealth britannico e riconosce la regina d’Inghilterra come capo di governo; ma di fatto gli abitanti si sono appropriati di tutti gli elementi della cultura britannica mischiandoli a quelli di altre culture senza mai farsi dominare e facendoli propri. Un esempio ne è la cucina bajan, un mix di cucina africana e britannica con l’aggiunta di spezie provenienti dai commerci asiatici. Per non parlare dello sport del cricket, i cui maggiori campioni sono in passato spesso stati originari delle Barbados piuttosto che della Gran Bretagna.
NATURA ED ESCURSIONIFoto di David Pedler
Per immergervi nella cultura barbadiana dovete assolutamente passare almeno una giornata a Bridgetown, la capitale. Un luogo che offre svariati punti di interesse, ma che può tranquillamente essere visitato in un giorno. Tra i vari siti da non mancare sono la Casa del Parlamento, l’Arco dell’Indipendenza, National Heroes Square (un tempo chiamata Trafalgar Square) e la Statua di Horatio Nelson, eretta ben 30 anni prima della famosa Colonna di Nelson a Londra. Luoghi per rilassarsi sono il Fountain Gardens e il Queens Park; mentre potete decidere di studiare la cultura religiosa mista del luogo concedendovi prima un giro nella Cattedrale anglicana di St Michael, e poi nella sinagoga ebrea.
Foto di Jorge Quinteros
Non mancano ovviamente le mete naturalistiche. La Flower Forest, 20 km a nord-est di Bridgetown, è quello che rimane dell’antica lussureggiante foresta tropicale che fu spianata dai colonizzatori dell’isola per far posto alle coltivazioni della barbabietola da zucchero. A circa 25 km dalla capitale c’è la Barbados Wildlife Reserve, un piccolo zoo safari che presenta specie originarie e importate. La Harrison’s Cave al centro dell’isola è uno spettacolo di stalattiti e stalagmiti unico nel panorama tropicale. Sempre nella zona centrale vi è la Welchman Hall Gully, un’altra riserva forestale. Ovviamente i siti sono troppi per elencarli tutti: e per gli amanti della della cultura dalla capitale alle cittadine più piccole potete trovare vari musei dedicati alla storia o alla natura di Barbados.
Foto di Will Houston
Sono molti i modi in cui ci può muovere ed esplorare l’isola, dai più tradizionali ai più impensati. Bus pubblici e privati, così come i taxi, raggiungono praticamente ogni luogo. Potete affittare un auto in uno degli innumerevoli autonoleggi disseminati ovunque, nessuno dei quali però facente parte dei circuiti internazionali: per cui sappiate scegliere con cura. Oppure potete muovervi in bici, dal momento che il terreno è per lo più pianeggiante e non presenta difficoltà di sorta. Numerose mini crociere vi porteranno a vedere i delfini e il tramonto sul mare, mentre si organizzano anche vari tour in Segway per scoprire i lati nascosti del territorio. Infine con l’Aerial Trek Adventure Zipline potrete avere una visione privilegiata dall’alto: sorvolerete legati a una teleferica alcune delle zone più verdi del paesaggio.
SPIAGGEFoto di Smudge 9000
Ma naturalmente non dimentichiamo che siamo venuti qui per le vacanze al mare. Barbados offre tra le spiagge più belle dei Caraibi. La già citata Soup Bowl è il paradiso degli sport acquatici, ma non è adeguata se non siete nuotatori esperti, per le acque turbolente e il rischio di farsi male sulla barriera corallina. La parte orientale è quella più battuta da venti e correnti, e andando verso nord incontrerete spettacolari falesie, ma non è consigliato farsi il bagno. Meglio dirigersi verso la parte ovest dell’isola: Crane Beach è considerata la spiaggia più bella, ad appena sette km dall’aeroporto di Bridgetown. Paynes bay, Kings beach e Mullins bay sono altri nomi molto noti: tutte spiagge di sabbia bianca ricoperte di palmeti e con acque turchesi. Questo lato dell’isola è adatto a tutti, sia agli amanti delle immersioni, che alle famiglie desiderose di relax. Barbados fa del turismo la sua principale risorsa economica e i resort sono attrezzati per soddisfare le esigenze di tutti.
[In apertura: foto di Shardalow]
Giuseppe D'Angelo
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