Note di Sanremo in fiore
Sanremo In Liguria, un viaggio nella città sul mare per passeggiate tra carri infiorati e festival importanti, per gustare la buona cucina e magari tentare la sorte allo storico Casino
Ci risiamo. Puntuale come sempre, torna il festival più amato (ma anche il più discusso) della canzone italiana:
Sanremo, rito collettivo in grado di incollare mezza nazione davanti allo schermo. Sapevate che la manifestazione è nata da una kermesse di canzoni nel 1951? Da allora, tra alti e bassi, svolge una funzione istituzionale unica in tutta Europa. Ma tornano,
dal 14 al 18 febbraio 2012, attorno al prestigioso palcoscenico del
Teatro Ariston della cittadina ligure, anche i big e i giovani esordienti, i giornalisti e i curiosi, gli appassionati e i nostalgici. L'occasione giusta per programmare un
weekend sanremese indimenticabile, con la speranza di incontrare Gianni Morandi (il conduttore) o di condividere, la sera dopo lo spettacolo, la stanza di qualche locale con una delle tante star di questa 62° edizione. L'importante, è muoversi per tempo.
Non è solo un modo di dire: nella
Città dei Fiori i giardini sono davvero lussureggianti, le aiuole stracolme di fiori variopinti e le piante dei parchi cittadini tropicali. Ma chi vuole vedere la città infiorata in versione originale prenoti subito per
l’ultimo weekend di marzo: il
25 marzo, giorno in cui entrera in vigore l’ora legale, riaggiustate le lancette dell’orologio e preparatevi allo spettacolo. Dalle 10 alle 13.30 c’è
Sanremo in fiore, la sfilata dedicata a
Le ore del mondo: undici comuni
gareggiano con i loro carri infiorati, abbinati ad altrettante città del mondo con fusi orari diversi (ingresso al percorso gratuito).
Non solo festival: Sanremo ha molto da offrire in tutte le stagioni. La città si trova nell’insenatura che si affaccia sul mar ligure. La parte più antica, costituita da casette arroccate è detta la
Pigna: qui le stradine, i passaggi coperti e le piccole piazze sembrano ancora rimasti all’epoca medievale. Dirigetevi verso il
Porto Vecchio per assaggiare qualche ricetta tipica della riviera di ponente, come il
cappon magro (pesce al vapore preparato con verdure di stagione) o i classici primi al
pesto (piazza Sardi 5, tel. 0184.531496, menu a 50 €). Poi cercate il giardino di
Villa Ormond (Corso Felice Cavallotti 111) con cedri, ficus, piante esotiche e il giardino giapponese, che si allunga fino al mare. La città moderna ha trasformato il borgo di pescatori in un elegante centro turistico in cui migliaia di turisti amano ancora oggi cercare il loro angolo preferito. Per esempio sfidando la sorte nell’emblema di Belle Epoque della città, il famoso
Casino municipale: edificio Liberty progettato dal francese Eugène Ferret. Dal 1905 è luogo di ritrovo per gli appassionati dei tavoli verdi, roulette e slot-machine (Corso degli Inglesi 18, tel. 0184.5951).
Valentina Castellano Chiodo
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