Umberto Tozzi presenta il nuovo doppio album Yesterday, today. Intervista
Il cantante è tornato con inediti e storici oldies. Primo singolo è Se tu non fossi qui del cui video è protagonista un'inedita Eleonora Pedron
Basta il titolo da solo a rivelare l'essenza del nuovo lavoro discografico di Umberto Tozzi che a distanza di 7 anni dall'ultimo album di inediti è tornato con Yesterday, Today (1976 - 2012), per un totale di 28 canzoni tra ieri e oggi, che è subito diventato uno dei dischi più scaricati su iTunes.
C'è, infatti, l'Umberto Tozzi di ieri in questo doppio album, con 17 brani del suo repertorio storico, tra gli anni '70 e '90, completamente riarrangiati, risuonati e ricantati. Titoli del calibro di Ti amo, Tu, Gloria, Immensamente, Io muoio di te...
Ma c'è soprattutto l'Umberto Tozzi di oggi, con 11 canzoni inedite capitanate dal primo singolo, Se tu non fossi qui - che si candida a essere uno dei brani dell'estate 2012, grazie anche ad un video dalle atmosfere romantiche in cui compare Eleonora Pedron - e ad altri 10 brani tra i quali una cover di Here There and Everywhere dei Beatles.
Di che cosa è più soddisfatto, Umberto Tozzi, di questo doppio album?
Di averlo fatto. Era qualche tempo che ci pensavo. Volevo scrivere canzoni nuove... E un anno fa ho cominciato, elaborando al contempo l'idea di risuonare e ricantare i miei vecchi singoli, per rinfrescarli. Non avevo mai rimesso le mani sulle mie vecchie cose e non mi piacevano più. Anche se erano stati grandi successi non mi andava più di riascoltarli a quel modo. Ho fatto quindi le due cose insieme - raccogliere il vecchio e il nuovo - e credo di aver raggiunto un grande risultato.
Il primo singolo, Se tu non fossi qui, è già stato segnalato come tormentone dell'estate 2012. E questo ci riporta al titolo di 'cantante per l'estate' che le fu attribuito tra fine anni '70 e primi '80, che però a lei dava un certo fastidio...
Prima ero più ribelle. Certe definizioni sulla mia musica mi disturbavano. 'Cantante per l'estate' mi sembrava diminuire il valore artistico che credevo di avere. Il tempo, comunque, mi ha dato ragione: quelle canzoni 'estive' sono 35 anni che le riascoltiamo. E' una pagina di musica che mi sono trovato a vivere in maniera molto gratificante. E percepisco la forza delle mie canzoni soprattutto nei live in giro per il mondo che non ho mai smesso di fare, davanti a un pubblico che non è solo quello di 30 anni fa.
Com'è nato il video di Se tu non fossi qui, che colpisce non solo per la location molto scenografica e romantica, ma anche per la presenza di una Eleonora Pedron piuttosto inedita?
La location del video è stata scelta dalla troupe che lo ha prodotto. Si tratta di un castello del 1840 circa, in Emilia, precisamente in provicia di Parma. Eleonora è subentrata in questa cosa perché... siamo vicini di casa a Monte Carlo. Con Max Biaggi, il suo compagno, siamo amici e vicini da 10 anni. E' stato quasi naturale chiederle di partecipare. E lei, molto carinamente, ha subito aderito.
Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, che con lei hanno composto il trio di Si può dare di più, sono da qualche tempo lanciatissimi anche come personaggi TV. Lei è mai stato tentato? Se capitasse l'opportunità accetterebbe?
Se ne fossi capace mi piacerebbe. Ma ritengo di non essere capace di fare quello che fanno loro, di non averne le competenze. Peraltro non mi è mai capitato, ma credo che direi di no. Credo che ti debba piacere. E a me piace continuare a fare il musicista, fare dei bei live. La TV è stressante: i suoi tempi e i suoi ritmi non sono per me.
Tra i nomi della musica leggera italiana di oggi le capita mai di ravvisare un erede di Umberto Tozzi?
No. Ci sono stati e ci sono grandi artisti, anche di grande successo, ma con un genere che non è il mio. Con questo non voglio dire di essere meglio. Ma il mio è un genere che si è sempre riferito all'internazionalità delle melodie, della composizione. Tra i nati dopo di me ce ne sono diversi con un solido successo anche all'estero: Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro... ma il loro è un altro genere.
Da fine maggio a metà novembre lei è impegnato in un tour che, al momento, prevede solo date all'estero. Significa che non è previsto un tour italiano?
Dopo l'estate ci saranno sicuramente anche delle tappe italiane: Torino, Milano, Roma, Genova... ma è tutto ancora da programmare. Sono fuori dallo studio di registrazione da un mese e prima dovevo finire il tour in Francia. Ma i live italiani ci saranno.
Marinella Mola
http://musica.virgilio.it/