Wojtyla, la statua a Termini cambia: ecco la nuova versione
La versione finale è stata mostrata questa mattina a Roma, ma il risultato lascia ancora qualche prerplessità. La statua dedicata al
beato Giovanni Paolo II in piazza dei Cinquecento, nei pressi della stazione Termini di Roma, era stata inaugurata lo scorso maggio non senza polemiche: la scultura in bronzo dell'artista Oliviero Rainaldi aveva diviso cittadini e turisti.
La statua di Papa Wojtyla: guarda le fotoOggi è stata scoperta la
scultura rinnovata, dopo gli interventi di risistemazione di alcuni tratti estetici. L'artista ha modificato la
posizione della testa e l'
espressione del volto di Papa Wojtyla, insieme all'apertura del mantello leggermente più ripiegato su se stesso. Inoltre è stato inserito un nuovo
basamento, costituito da una pavimentazione in graniglia e cemento, collegato ad un sistema di
illuminazione diffuso che consente di armonizzare le forme della scultura. L'intento non era quello di riformulare completamente l'estetica della scultura, ma semplicemente quello di conferire maggiore equilibrio alle proporzioni.
La prima versione dell'opera aveva suscitato
reazioni contrastanti. L'enorme busto simile ad una grande campana bucata al suo interno doveva rappresentare Wojtyla nella celebre
foto scattata nel novembre del 2003, quando il Pontefice avvolse affettuosamente con il mantello un
bambino seduto accanto a lui durante un'udienza dei membri del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari.
All'apprezzamento del Sindaco di Roma
Gianni Alemanno, che aveva parlato di un'opera "
bella e suggestiva, moderna", era seguito il commento perplesso dell'
Osservatore Romano, che si era pronunciato definendo sulla statua definendola "
non all'altezza dell'intento". Le critiche maggiori hanno riguardato le forme eccessivamente stilizzate, poco rappresentativo della figura del Pontefice.
Eppure i lavori di modifica della statua non hanno comportato modifiche sostanziali, piuttosto ritocchi destinati ad apportare
miglioramenti tecnici. Dunque non si è trattato di una revisione conseguente alle polemiche suscitate dalla prima versione. Almeno non ufficialmente. Lo ha spiegato anche il sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale, il professor.
Umberto Broccoli, che è intervenuto alla presentazione insieme ad Alemanno e all'artista Rainaldi: "
C'era un problema statico, dovuto a una fessurazione all'altezza del collo, e di patina che riemergeva: la commissione ha lavorato a stretto contatto con l'artista che ha completato l'opera. Era un intervento dovuto".
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