A vedermi non si direbbe. Posso sembrare disinvolta, mi inserisco nelle conversazioni, faccio domande. La verità è che sono una timida, e ogni comportamento socievole mi causa uno sforzo enorme. Questo ovviamente non accade sempre, ma mi paralizza nel momento in cui entro in un ambiente nuovo dove non conosco nessuno: un corso, una festa, una conferenza, un coworking. Occasioni sociali dove mi sembra che tutti abbiano fatto gruppo e la cosa mi fa sentire come l’elemento di troppo, il cane sciolto che ha voglia di fare tutto tranne che di scodinzolare in cerca di attenzione. Alla lunga ho scoperto che non aiuta per niente: il timido si perde un sacco di cose. Gran parte del divertimento, tanto per cominciare. Nuove amicizie. Contatti e relazioni utili per il lavoro. Ecco perché, appurato che è tutto nella nostra testa, ho elaborato qualche trucchetto per ‘hackerare’ la mia tendenza alla timidezza. Spero che i miei consigli possano essere utili anche a te!
- Ricorda che il mondo è fatto per la maggioranza di timidi. E spesso si sentono esattamente come te, anche se non lo diresti mai. La tizia che vedi ridere circondata da cinque persone probabilmente non le conosce da quando è all’asilo ma ha dovuto anche lei presentarsi e rompere il ghiaccio con ognuna di esse.
- Non sei al centro dell’attenzione. Il timido di solito ha paura di fare figuracce. Nella peggiore delle ipotesi, dovessi fare una gaffe o rovesciare un bicchiere di vino, sappi che il 90% dei presenti nemmeno se ne accorgerà. No, non stanno tutti a guardarti nell’attesa di un passo falso. E non siamo nemmeno all’asilo: non si metteranno a ridere, piuttosto ti aiuteranno ad asciugare la tovaglia.
- Punta al singolo. Inserirsi in una conversazione avviata è difficile, quindi punta sulle persone sole come te per iniziare a presentarti. Ci sono buone chance che siano nella tua stessa situazione e che ti saranno grati.
- Ammetti la situazione. Spesso mi capita di presentarmi dicendo “ciao, non conosco nessuno, mi dici come funziona qui?” o “Ciao, sono Chiara, è la prima volta che vengo qui.” Incredibile ma vero: ti risponderanno e saranno ben disposti!
- Esercitati. La cassiera del supermercato. La persona che in libreria tiene in mano un libro che hai letto. Il proprietario di un cane socievole. Ogni occasione, ogni giorno, è buona per esercitarti a tirar fuori la voce e scambiare due parole con uno sconosciuto.
- Parla in modo chiaro. Da timida, spesso mi capita di essere talmente insicura da riuscire a fare una battuta brillantissima… ma a bassa voce. Risultato: nessuno la sente e io lo interpreto come disinteresse, cosa che mi demotiva ulteriormente. Non fare lo stesso errore. Se fai la faticaccia di parlare a degli sconosciuti, che almeno sentano quello che dici!
- Sorridi. Sì, anche questo richiede un certo sforzo. Piazzatevi accanto a qualcuno e, mentre prendete da bere o scegliete un posto a sedere, fategli un bel sorriso. Ci sono buone possibilità che inizi lui/lei a parlare.
- Fai una domanda pertinente. È un modo soft e sicuro di avviare una conversazione. Dà l’idea “Diamine, non state mica cercando di socializzare ma di avere un’informazione!” che ingannerà le tue ansie, facendoti sentire un pochino più tranquilla.
- Vai con l’outfit. Vestiti bene, molto bene, in un modo che ti senta sicura di te. Se riesci ad aggiungere un dettaglio particolare, anche meglio: “mi piace il tuo rossetto/vestito/cappotto” è tra gli inizi di conversazione più frequenti, almeno fra donne.
- Ricorda che se dovessi fallire, non è un dramma. Parli e nessuno ti ascolta? Provi ad inserirti in una conversazione e non ti considerano? Raramente può accadere. Ricordati che non puoi prenderti la responsabilità della maleducazione altrui: il tempo della seconda media è terminato da un pezzo e lo snobismo non ha davvero scuse.
Chi è l’autore?
Sono Chiara, romana di nascita ma londinese di adozione, vivo infatti nella capitale Britannica da tre anni. Nel 2008 ho aperto il mio blog, machedavvero.it, che parla di maternità, lifestyle e viaggi. Ho anche scritto un libro, ‘Quello che le mamme non dicono’ (Rizzoli) ispirato alla mia imperfetta e tragicomica esperienza di mamma. Oggi collaboro con diversi magazine italiani come Cosmopolitan e Gioia, e ho appena aperto un canale Youtube dove racconto Londra e la mia vita da un ulteriore, divertente punto di vista. Non ho sogni nel cassetto se non quello di essere felice.