Profumi: idee-regalo liquide
La top ten delle fragranze maschili da mettere sotto l'albero.© Courtesy photo, Daniel Gabbay
Evasioni olfattiveAbbassare la difesa. Con Gel D...Abbassare la difesa. Con Gel Douche Aquafitness, rivitalizzante. Deterge e ammorbidisce corpo e capelli con una delicata profumazione, Biotherm Homme.
Comincio tutto per caso. C’è nell’aria un sentore preciso, così preciso da essere un imperativo: una libertà da (ri)conquistare. No, non solo quella della primavera araba o delle rivoluzioni che stanno ridisegnando la geografia e reale ed etica di tanti paesi - la cui indipendenza è stata raggiunta attraversando odori non belli neanche da immaginare - quanto quello di un’emancipazione dalle difficoltà che la vita sventola sotto il naso e spesso lo fa anche storcere. Parafrasando
Lucio Battisti, diciamo che si fiuta un’atmosfera da «Tu chiamale, se vuoi, evasioni». E allora sarà il caso di ringraziare quelle due lettere che da fatto portano a olfatto perché nulla, in quanto a escapismo mentale, ci aiuta quando passa la scia di un profumo e in un soffio si è lontani con la mente in un posto dove magari non si andrà mai, ma si conosce perfettamente e profondamente per quel che è: un posto che si ha dentro, fatto di sensazioni che non si possono vedere ma si possono “sentire”. E quindi niente stupori se arrivano fragranze maschili che - guarda caso - contengono l’aggettivo «libero» nel nome e sono blu nella confezione: blu, il colore dell’infinito e della spiritualità. Se da un lato sono delle rivisitazioni di grandi classici della cosmesi maschile, dall’altro puntano a rivisitare
the best of di eroi che hanno fatto dell’autodeterminazione la loro bandiera: vedi
Icaro (che ha condotto un esperimento che, pur non andando a buon fine, lo ha fatto finire dritto nel pantheon di quelli che la loro via d’uscita l’hanno trovata a ogni costo).
Un nuovo respiro. Che sia pace interiore, calma, gioia di vivere in un mondo immaginario, affrancarsi dalla tirannia della tecnologia, per la pubblicità di questi profumi nasce tutto uno sbocciare di cieli trasparenti, foreste vergini, spiagge incontaminate e possibilmente anche un atterraggio in quel di Pandora il pianeta di
Avatar: James Cameron sta preparando il sequel, dove al centro della trama sarà incastonato un sano messaggio ambientalista sui nostri oceani perché «il nostro pianeta è blu. Se la guardate da distanza, la terra è molto più blu che marrone. Stiamo rendendo gli oceani invivibili per molte specie, e voglio porre attenzione su queste problematiche». Insomma: proprio perché viviamo in tempi irrespirabili, viene voglia di note marine, lacustri, verdi, fresche, pungenti, agrumate, magari che provengano da un pianeta lontano, anche se minaccia di portarci l’Apocalisse in casa, come mostra
Lars von Trier nell’ultimo film
Melancholia: lo stesso titolo, volendo giocare agli intellettuali, di un saggio a firma L
aurent Daudet, psichiatra e scrittore. Nel capitolo centrale, che si intitola il
Dominio dell’olfattivo, osserva che proprio gli uomini più sensibili giungano a un contatto più profondo con quello che gli sta intorno («l’ambiance»), grazie alle narici acutissime e spesso allucinate. Solo l’odorato ci riporta a quella che oggi chiameremmo la nostra comfort zone: «Il naso è in contatto con l’aura del momento in cui viviamo. Ma anche di quello che sogniamo». Ovvero: per la sua inconsistenza, ogni odore evoca una presenza spirituale e quindi richiama la natura dell’anima. Non è un mezzo di comunicazione esplicito, ma fa parte della nostra percezione del mondo. E proprio la sua natura “inconsapevole” fa sì che giochi un peso notevole nell’ambito delle emozioni.
Note alt(r)e. «La liberté à son parfum!» è lo slogan dello spot del profumo
L’Homme Libre di
Yves Saint Laurent in cui
Benjamin Millepied, danzatore e coreografo (nonché partner della bella
Natalie Portman, cui ha fatto da coach mentre girava
Il cigno nero) si slancia in danze metropolitane che, se uno lo facesse davvero, finirebbe ridotto in 2D entro pochi minuti tra giravolte e piroette su strade intasate di automobili, pedoni incasinati, camion sfreccianti. Come dire: quel senso di svincolarti dal tran tran quotidiano, o ce l’hai o te ne spruzzi un po’ addosso. Sono in ballo, appunto, sensazioni profonde rispetto al consueto dongiovannismo da strapazzo che finora ha dominato il marketing della cosmesi maschile. Qui si sniffa autonomia di scelta, personale capacità di giudizio, capacità di connessioni con l’universo tali da renderti molto più importante di un Facebook umano. Cioè - con tutto il rispetto per la popstar – siamo ad anni luce dalla promessa-minaccia che
Lady Gaga ha fatto al quotidiano
El Mundo: realizzare la sua fragranza («pensata dopo aver fatto sesso») a base di sangue (il suo) e di seme maschile (di chi?! Dell’alter ego Joe Calderone? Bah) perché vorrebbe che i suoi utilizzatori finali di entrambi i sessi inalassero «qualcosa che sia come avere me sulla pelle», e chiude l’intervista rispondendo alla domanda: «Ma insomma, di cosa saprà?» dicendo: «Di una prostituta molto cara» (roba di classe, insomma). Che a quello della libertà, considerando la mole di flaconi griffati da calciatori, veline, it-girl, it-boys, insomma qualsiasi soggetto che sia considerato un Vip (no, non una “Very Important Person”, ma un “Vagamente Importante Personaggio”), si preferisca quello del denaro, niente da obiettare. Però a noi piace ricordare che
Il profumo della libertà è il nome di una pubblicazione a cura del Ministro della Gioventù su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con diversi contributi, scaricabile gratuitamente o da leggere in rete. Scusate, ma sono due argomenti che emanano effluvi molto diversi.
Abbassare la difesa. Con Gel Douche Aquafitness, rivitalizzante. Deterge e ammorbidisce corpo e capelli con una delicata profumazione,
Biotherm Homme.
Spirito indomito. Pepe rosa, anice stellato, basilico e cuoio danzano in un flacone blu fumé:
Yves Saint Laurent L’Homme Libre (da 46 euro).
Colpo al cuore. Aprirsi un varco per evadere dalla realtà:
Marc Jacobs Bang Bang è la nuova versione del profumo dello stilista. Esordisce con la purezza degli agrumi e del finocchio, affonda nel legno di sandalo (da 58 euro).
Menti aperte. Fresco di lavanda francese, menta e mandarino, ma virile ed energico grazie al cardamomo verde, cuoio bianco e cristalli d'ambra:
Calvin Klein CKFree Blue per giovani uomini (da 52 euro).
Attitudine positiva. Paul Smith Optimistic libera la mente dai cattivi pensieri grazie a un cocktail di mandarino, geranio e vetiver (da 31 euro).
Mettere le ali. Sisley Eau D’Ikar celebra il lentisco, un arbusto mediterraneo, ma si libra con agrumi e spezie (da 66 euro).
Edizione limitata. Un flacone metal ispirato alla body-art che racchiude la freschezza di menta e lavanda, addolcita da fiore d'arancio e vaniglia:
Jean Paul Gaultier Le Male (75,52 euro).
Preppy-sportivo. Rinfrescante al lime e pompelmo,
Ralph Lauren Big Pony 1 incita alla vittoria di squadra sul campo da polo (da 37 euro).
Fresco-speziato. Dior Homme Sport con accordi di zenzero e agrumi,
Dior (da 55,89 euro).
Una sferzata di energia. Armani Sport Code a base di menta, vetiver e ginger,
Giorgio Armani (da 46,50 euro).
Una scia dinamica. Allure Homme Sport ha note di muschio, agrumi e pepe nero,
Chanel (da 52 euro).
Servizio: Ivana Spernicelli. Foto: Daniel Gabbay.
Mancinelli Antonio
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