I dieci "Parchi più belli d'Italia"Un concorso per eleggere il parco più bello del nostro Paese e dieci stupendi finalisti Finalmente è arrivata la primavera e i parchi e giardini d'Italia stanno iniziando a dare il meglio di loro stessi. Un ottimo periodo per tutti gli appassionati di verde, ma anche una buona occasione per conoscere meglio il patrimonio paesaggistico italiano. E, se non sapete da dove cominciare nella vostra conoscenza paesaggistica, affidatevi al portale www.ilparcopiubello.it. Quest'anno, infatti, il concorso "Il parco più bello", l’unico premio in Italia del settore - festeggia il suo primo decennale, inaugurando una guida online ai Parchi più belli d'Italia. E, in base ai dieci finalisti selezionati tra gli oltre 550 parchi in gara, il network ha creato anche un percorso a tappe attraverso la nostra Penisola. Un modo tutto green per scoprire le eccellenze del nostro patrimonio paesaggistico e architettonico
10 tappe per conoscere “ I Parchi più Belli d’Italia 2012”L'itinerario parte dai giardini sul mare, precisamente dal
Castello di Miramare a Trieste (viale Miramare), con il suo splendido parco di 22 ettari caratterizzato da una eccezionale e pregiata varietà botanica, per poi condurre a
Villa Durazzo Pallavicinia Genova-Pegli, (Via Pallavicini, 11) uno dei più suggestivi parchi romantici ottocenteschi, con i suoi sentieri, architetture classicheggianti, rustiche, cinesi e la sua vegetazione costituita da palme, piante esotiche, lecci, allori e numerosi esemplari rari.
Il percorso prosegue poi con i giardini di lago, tra cui spicca l’incantevole giardino paesaggistico di
Villa Melzi d’Eril a Bellagio, (lungolario Manzoni, lago di Como) con una vegetazione di piante secolari ed esotiche e una speciale atmosfera romantica da cui trassero ispirazione molti personaggi illustri come lo crittore Stendhal e il musicista Lizst; e quello del
Vittoriale degli Italiani affacciato sul Lago di Garda (via Vittoriale,12; Gardone Riviera - Bs) . La “cittadella”, che accogli i visitatori con la famosa frase: “Io ho quel che ho donato”, fu dimora del poeta Gabriele d’Annunzio. L'edificio, vero e proprio museo, sorge in un parco di nove ettari che si snoda lungo un percorso scandito da architetture, piazze, viali e fontane, in un continuo rimando simbolico. Tra i tanti simboli, i più famosi sono sicuramente quelli legati alla Stanza del Lebbroso. Qui, infatti, la forma del letto - a metà tra quella di una culla e quella di una bara - rimanda al significato della morte, che in realtà è vita; mentre il nome della stanza, dove è esposto un dipinto raffigurante San Francesco che abbraccia un D'Annunzio lebbroso, rimanda al concetto che il malato di lebbra (D'Annunzio) è in verità un uomo “signatus” (toccato da Dio), e quindi sacro. Un giardino, che è una vera esperienza di vita.
Tra i dieci Parchi più Belli d’Italia si incontrano poi i giardini formali come quello della
Villa Medicea di Castello (via di Castello, 47) nei dintorni di Firenze, oggi sede dell’Accademia della Crusca, considerato uno dei giardini “all’italiana” meglio conservati, sviluppato su tre terrazzamenti con aiuole di bosso e una vasta collezione di agrumi; o come quello di
Villa Imperiale a Pesaro, (strada San Bartolo, 63) uno fra i più bei capolavori di arte rinascimentale sulle dolci colline marchigiane.
L'itinerario proposto conduce poi a
Villa La Foce (Strada della Vittoria, 61) a Chianciano Terme (Si), considerato un capolavoro dell’architetto inglese Cecil Pinsent che, in pieno Novecento, si ispira agli ideali umanistici dei giardini del Rinascimento, per arrivare poi al giardino romantico per eccellenza: il
Giardino di Ninfa di Cisterna di Latina (Via Ninfina, 68 - Lt), tra i più belli al mondo per il fascino misterioso esercitato dalle rovine presenti sul posto, ricoperte da una fitta coltre di vegetazione e con un complesso sistema di acque.
Il viaggio attraverso le bellezze paesaggistiche del nostro Paese termina poi con due perle del Sud, dalla vegetazione tipicamente mediterranea:
Villa San Michele (viale Azel Munthe, 34; Anacapri, Napoli) nell’isola di Capri, un giardino sospeso fra cielo e mare, ricavato sugli stretti terrazzamenti strappati alla roccia, che ospita suggestive fioriture nel corso di tutto l’anno e per finire il
Giardino della Kolymbetra nella Valle dei Templi di Agrigento, tornato all’antico splendore, dopo decenni di abbandono, grazie all’intervento del Fondo per l’Ambiente Italiano. Un luogo straordinario per la magnificenza della natura e la ricchezza dei reperti archeologici, che ancora oggi vengono alla luce.
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