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| E' morto Lucio Dalla , il poeta della canzone italiana .Colto da infarto in Svizzera | |
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Autore | Messaggio |
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Angy amministratore
Messaggi : 16282 Data d'iscrizione : 08.10.10 Località : Puglia
| Titolo: E' morto Lucio Dalla , il poeta della canzone italiana .Colto da infarto in Svizzera 2012-03-01, 12:48 | |
| E' morto Lucio Dalla
Colto da infarto in Svizzera Gianni Morandi con Lucio Dalla sul palco del teatro Ariston durante l'ultimo festival di Sanremo (Ansa) Bologna, 1 marzo 2012 - E' morto in Svizzera alla vigilia del suo 69° compleanno Lucio Dalla. Il cantante è stato trovato cadavere nel suo letto d'albergo a seguito di un attacco cardiaco. Bolognese, classe 1943, domenica avrebbe compiuto 69 anni. Da 4 marzo 43, il titolo della canzone che riprendeva la data di nascita, fino a 'Tu non mi basti mai', 'Piazza Grande', 'Caruso' , ogni uscita discografica è sempre stata un sucecsso. Ma non dimentichiamo il suo impegno nel capo della lirica, dall''Opera del mendicante' del 2008 che debuttò proprio a Bologna (Teatro Duse) a 'Tosca amore diperato'. Storiche le sue collaborazioni con Gianni Morandi e Francesco De Gregorihttp://qn.quotidiano.net/
Ultima modifica di Angy il 2012-03-01, 13:31 - modificato 1 volta. | |
| | | Angy amministratore
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| Titolo: Lucio Dalla, una vita all'ombra delle Due Torri . Dalla sua passione per il jazz al tour con De Gregori 2012-03-01, 12:57 | |
| Lucio Dalla, una vita all'ombra delle Due TorriDalla sua passione per il jazz al tour con De GregoriLucio Dalla (Foto Omnimilano) BOLOGNA, 1 marzo 2012 - [url=http://ricerca.quotidiano.net/index.shtml?ricerca_libera=Lucio Dalla]Lucio Dalla [/url]è il cantante di Bologna: bolognese di nascita, non si è mai allontanato troppo dalle due torri. Suo padre fu direttore in città del club di tiro a volo (sarà citato in "Come è profondo il mare": "Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani..."), sua madre, Iole Melotti (ritratta nella copertina dell'album "Cambio"), fu sarta casalinga, mentre suo zio Ariodante Dalla, fu noto cantante melodico popolare negli anni quaranta e cinquanta. Nel 1950, a sette anni, Dalla rimase orfano di padre, che morì stroncato da un tumore, e la madre decise di istruirlo presso il Collegio Vescovile "Pio X" di Treviso, dove trascorse le scuole elementari e dove iniziò ad esibirsi nelle recite scolastiche; imparò quindi a suonare la fisarmonica. Tornato adolescente a Bologna, si appassionò al jazz: la madre, per il suo tredicesimo compleanno, gli regalò un clarinetto, che il giovane Lucio imparò in fretta a suonare, esibendosi in alcuni gruppi dilettantistici della città e mettendosi subito in evidenza. In questo periodo conobbe Gianfranco Baldazzi, che diventerà in seguito suo fido collaboratore.La madre, di origini pugliesi, ogni anno era solita andare in vacanza a Manfredonia: da qui nacque l'amore di Dalla per il mare, San Cataldo e Lido Mancarella; per pagare dei lavori di sartoria, alcuni clienti residenti nelle Tremiti le diedero una casa nell'arcipelago:[1] così Dalla cominciò a trascorrervi tutte le estati, fino ad aprire in loco uno studio di registrazione nell'età matura. Il percorso scolastico non fu lineare: iniziò ragioneria, passando poi al liceo classico e infine al liceo linguistico. Fece parte, come clarinettista, di un gruppo jazz bolognese, la Rheno Dixieland Band, di cui fece parte anche il regista Pupi Avati, il quale, sentendosi "chiuso" dal talento di Dalla, abbandonò presto trovando la via del cinema. Nel 1960 partecipò con la Rheno al Primo festival europeo del Jazz, ad Antibes, in Francia. La formazione bolognese si classificò al primo posto tra le "bande tradizionali". Si fece così notare da un'orchestra di professionisti romani, la "Second Roman New Orleans Jazz Band", composta da Maurizio Majorana, Mario Cantini, Peppino De Luca, Roberto Podio e Piero Saraceni; con loro ebbe, nel 1961, la prima esperienza in sala d'incisione, suonando il clarino nel brano strumentale Telstar, cover di un successo internazionale, pubblicato dalla RCA su 45 giri, che fu la sua casa discografica per la prima parte della sua carriera. Alla fine del 1962 entrò invece nei Flippers collaborando quindi ad alcune incisioni di Edoardo Vianello, che i Flippers accompagnarono anche nelle serate. Si tratta dei tempi dei primi giochi da bar a gettone. Durante il Cantagiro del 1963 Gino Paoli lo persuase a tentare la carriera da solista, come racconta Massimo Catalano: «Lucio suonava con me nel complesso dei "Flippers", partecipammo nel 1963 al Cantagiro con un brano intitolato I Watussi, insieme a Edoardo Vianello. A quella manifestazione partecipava anche Gino Paoli, che ci rubò letteralmente Lucio, facendolo diventare un cantante del suo clan. Noi ci incavolammo molto con Gino». LA CARRIERA DA SOLISTA - Nel 1964, a 21 anni, incise il suo primo 45 giri contenente Lei (non è per me) e Ma questa sera (quest'ultima, cover di Hey little girl di Curtis Mayfield), pubblicato dalla ARC, casa discografica distribuita dalla RCA Italiana, per cui usciranno i successivi 45 giri di Dalla, nonché il suo primo LP. Il suo esordio al Cantagiro 1964, in cui presenta proprio Lei, scritta da Paoli, fu deludente, e sia durante le serate itineranti che (specialmente) durante gli spostamenti della carovana venne fatto segno di lanci di ortaggi e derrate alimentari: «Fu un fiasco di rimarchevoli proporzioni, ogni sera infatti raccattammo una buona dose di fischi e di pomodori, uno spettacolo nello spettacolo, che durò quanto la manifestazione. Lucio, in ogni modo, si mostrò veramente un duro, e non si lasciò abbattere». A Sanremo fece ritorno l'anno seguente, con Bisogna saper perdere, abbinato con i Rokes di Shel Shapiro: il 1967 fu anche l'anno del suicidio di Luigi Tenco, che collaborò con Dalla per uno dei testi del primo disco, Mondo di uomini, e con cui aveva stretto amicizia.(«Con Tenco avevo avuto rapporti di amicizia e di collaborazione. Andammo a Sanremo insieme, prendemmo la camera vicina, e la sua morte mi sconvolse...non dormii per un mese»). Successivamente Dalla attraversò in maniera più diretta la stagione beat, pubblicando brani meno ambiziosi, tra cui si distinsero Lucio dove vai e soprattutto Il cielo, con cui partecipò al Festival delle Rose; lo stesso brano verrà anche presentato a Canzonissima 1968. Nel 1969 ebbe un discreto successo con la canzone "Fumetto", scelta dalla Rai come sigla del programma di cartoni animati della Tivù dei ragazzi "Gli eroi di cartone". All'inizio del nuovo decennio incise il secondo album Terra di Gaibola (da un sobborgo di Bologna) con alcune canzoni considerate tra le migliori della sua produzione (Il fiume e la città, Orfeo bianco, Non sono matto o la capra Elisabetta, scritta ancora con Gino Paoli e Africa) più una reinterpretazione di Occhi di ragazza scritta originariamente per Gianni Morandi e i primi brani scritti con un giovanissimo Ron. Completano il disco la già citata Fumetto e Sylvie, pubblicata qualche mese prima su 45 giri. Dalla partecipò per la terza volta al Festival di Sanremo del 1971 con 4/3/1943 (VIDEO), su parole della poetessa Paola Pallottino, che gli valse il terzo posto assoluto. Il brano, prima di essere ammesso alla manifestazione, conobbe gli strali della censura, essendo stato intitolato inizialmente Gesù Bambino, titolo giudicato irrispettoso, considerando anche la storia narrata di una ragazza madre, figlia di un ignoto soldato americano: insieme ad alcune parti del testo, anch'esse giudicate inadeguate, ne fu cambiato il titolo ex abrupto prendendo a spunto la sua data di nascita, pur non essendo una canzone autobiografica. Lucio Dalla con gli Idoli nel 1972; da sinistra a destra Emanuele Ardemagni al basso, Giorgio Lecardi alla batteria e Bruno Cabassi alle tastiereIl brano ottenne comunque un successo notevole, fino allora mai raggiunto da Dalla, e fu interpretato in francese, nello stesso anno, da Dalida (il testo sarà firmato da Pierre Delanoë), e fu portata al successo oltreoceano da Chico Buarque de Hollanda, che la ascoltò direttamente da Dalla, la memorizzò a orecchio e ne scrisse un testo nella sua lingua. Anche il riscontro commerciale nel nostro Paese staccò nettamente, in termini di vendite, l'abbinamento con la Equipe 84. In quell'anno uscì l'album "Storie di casa mia", contenente tra le altre: Un uomo come me, La casa in riva al mare (storia di un detenuto), Il gigante e la bambina (sul tema delicato della pedofilia, scritta per Ron e da questi portata al successo), Per due innamorati, e Itaca, dialogo metaforico di un marinaio di Ulisse al suo capitano, dove ai cori Dalla fece cantare gli impiegati della RCA (qualche anno dopo Dalla spiegherà la canzone come una metafora della ribellione del proletariato, rappresentato dai marinai, agli industriali raffigurati da Ulisse).[6]. Nel 1972 fu ancora a Sanremo con Piazza Grande, dedicato a un senzatetto, la cui musica fu scritta da Ron, pubblicato solo su 45 giri, come anche "Sulla rotta di Cristoforo Colombo", pubblicata qualche mese dopo e scritta insieme a Edoardo De Angelis. http://qn.quotidiano.net/ | |
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| Titolo: Morto Lucio Dalla: l'ultima esibizione a Sanremo 2012-03-01, 14:54 | |
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| Titolo: FOTO :L'indimenticabile Lucio Dalla 2012-03-01, 15:02 | |
| Lucio Dalla (Newpress) Lucio Dalla in concerto al `Festival di Mezza Estate` il 10 settembre 2011 (Ansa/Raffaele Rastelli) Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con Lucio Dalla (ANSA/ROBERTO TEDESCHI ) Lucio Dalla Incontra Giovanni Paolo II (ANSA/DM) Lucio Dalla tiene la lezione di dottorale dopo avere ricevuto dall' Universita' di Bologna la laurea honoris causa in Lettere e filosofia (ANSA/GIORGIO BENVENUTI ) Lucio Dalla, Bobbi Solo e Gianni Morandi (Ansa) Lucio Dalla (INFOPHOTO) Lucio Dalla (INFOPHOTO) Lucio Dalla (INFOPHOTO) Lucio Dalla (INFOPHOTO) Lucio Dalla e Gianni Morandi a vedere il Bologna giocare (INFOPHOTO) Iskra Menarini e Lucio Dalla (INFOPHOTO) Da sinistra Vincenzo Mollica, Luciano Pavarotti, Lucio Dalla e Zuccheo per il concerto di Modena (ANSA/ARCHIVIO) Gianni Morandi con Lucio Dalla sul palco del teatro Ariston (ANSA /CLAUDIO ONORATI) http://multimedia.quotidiano.net/ | |
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| Titolo: Lucio Dalla dalla 4 Marzo 1943 storia d'oggi 2012-03-01, 15:06 | |
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| Titolo: VIDEO SIGLA RAI ANNI 70 GLI EROI DI CARTONE (STRALCI) 2012-03-01, 15:09 | |
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| Titolo: Lucio Dalla - Attenti al lupo 2012-03-01, 15:29 | |
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| Titolo: LUCIO DALLA Te voglio bene assai 2012-03-01, 15:32 | |
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| Titolo: Morte Lucio Dalla, il cordoglio di amici e colleghi 2012-03-01, 15:41 | |
| Morte Lucio Dalla, il cordoglio di amici e colleghiMigliaia di messaggi di fan e ammiratori increduli sui social network e il cordoglio e la tristezza di amici e colleghi. Queste le prime reazioni a caldo nel mondo dello spettacolo all'improvvisa scomparsa di Lucio Dalla per un attacco cardiaco Gianni Morandi parla, ancora incredulo e commosso al Tg1: “Con Lucio se ne va uno dei più grandi artisti italiani, ma in questo momento pemettetemi di ricordare l’uomo eccezionale e il grande amico”. Mi mancherà moltissimo. Aggiunge con la voce rotta dall’emozione.”Ci conoscevamo dal ’63 ed eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Tanti anni di amicizia ci legano. Sentire che ci ha lasciato mi ha colpito, non riesco ancora a riprendermi. E’ stato uno dei più grandi, autore, cantante, musicista, jazzista, un uomo che parlava a tanta gente e sapeva comunicare. Raggiunti telefonicamente dalle agenzie di stampa, i grandi amici e compagni di storici tour, Ron e Francesco De Gregori, non hanno voluto lasciare dichiarazioni. Ron, in particolare, in lacrime per la scomparsa di Lucio Dalla non è riuscito a parlare al telefono. “Sono distrutto, siamo nati insieme, l’ho visto crescere fin dagli inizi della nostra carriera”. Così Pippo Baudo ricorda Lucio Dalla a Sky Tg24. “Lui non voleva cantare Caruso – aggiunge – io gli ho detto che era una capolavoro, e poi è diventato un inno”. “Lucio era buono, altruista, generoso”. Lucio non era solo un amico, era un fratello, un mio grande compagno di viaggio. Fare un discorso su di lui è complesso, era dotato di grande spiritualità…bisognerebbe scrivere un libro su di lui e le sue canzoni”. E’ inutile girarci intorno, dopo Modugno ci fu solo Dalla”. “Ho appreso la notizia con grande dolore, commenta a caldo Carlo Verdone“: solo quindici giorni fa Dalla mi aveva chiamato chiedendomi di presentargli il suo libro, ma nello stesso giorno dovevo presentare il mio. Così ho dovuto dire di no”. “Ma sono invece contento di una cosa: avevo dedicato a lui un intero film come Borotalco e lui ne andava fiero”, sottolinea l’attore e regista. E conclude: “Ci sentivamo spesso al telefono. Con lui si perde un grande compositore e una persona colta ed estremamente generosa”. “Se in questo mondo ha ancora un senso la parola bontà, posso dire che Lucio Dalla è l’uomo più buono che abbia conosciuto nella mia vita, il più generoso e il più libero”. Così Sabrina Ferilli ricorda l’artista con il quale era diventata amica 10 anni fa, dopo aver condotto insieme su Rai1 in uno show di successo del sabato sera, La bella e la bestia. Un’amicizia lunga una vita, “un dolore grandissimo”: Pupi Avati è sotto choc alla notizia della morte di Lucio Dalla. “Ci sentivamo quasi quotidianamente”, dice Pupi addolorato. I due avevano lavorato varie volte insieme: “scrisse le musiche del Cuore grande delle ragazze e degli Amici del bar Margherita”, ricorda il fratello Antonio Avati, “felice come un ragazzo al primo film quando nelle proiezioni pubbliche scattavano gli applausi”. Pupi e Antonio in lacrime lo vogliono infine ricordare “come un talento musicale grandissimo e un uomo buono e generoso che abbiamo avuto la fortuna di conoscere, frequentare, amare”. “Sono sconvolto. Ho appena saputo di aver perso il mio grande Maestro, un Amico unico con cui potevo confrontarmi e imparare da oltre 20 anni”. Sono le parole di Samuele Bersani sulla sua pagina Facebook, cantautore bolognese come Lucio Dalla, e da Lucio Dalla scoperto e lanciato nei primi anni ’90. “Sono disperato”. Queata la prima reazione di Rocco Papaleo dopo aver appreso la notizia della morte di Lucio Dalla. L’attore lucano ha ricordato il suo incontro, in quell’occasione, con il cantautore: “Appena l’ho visto sono andato da lui perchè sono un suo devoto – ha detto – ho avuto il privilegio di abbracciarlo e di scambiare qualche battuta con lui, con la sua grade ironia: cose che non posso e non voglio ripetere perchè devono rimanere mie, personali, e che però mi hanno dato la dimensione dell’immensità di quest’uomo, del suo talento e del suo spirito”. “Dai no…non ci posso credere dai…davvero non posso crederci”. Lo scrive Jovanotti su Twitter a proposito della scomparsa di Lucio Dalla. “Ho avuto la fortuna di conoscere Lucio Dalla qualche anno fa a Bologna, avevamo doppiato insieme un fumetto di Milo Manara. Disperato erotico stomp è una delle mie canzoni preferite. Ciao Lucio”. Questo è il messaggio di addio di Valentino Rossi all’amico conterraneo Lucio Dalla. Fiorello, triste anche lui, si limita a un eloquente: “Oggi siamo tutti un pò più soli”. Stesso messaggio di Fiorella Mannoia, anche lei dalla sua pagina Twitter. http://www.kataweb.it/ | |
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| Titolo: È morto Lucio Dalla, Bologna sgomenta. Morandi: «Per me è come una coltellata» 2012-03-01, 18:19 | |
| È morto Lucio Dalla, Bologna sgomenta Morandi: «Per me è come una coltellata»Dalla sua casa bolognese riecheggiano le sue canzoni. Il ricordo di amici e colleghi, cartelli di cordoglio nei negozi Lucio Dalla BOLOGNA - Lucio Dalla è morto. Il cantante bolognese è stato colpito da attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per alcuni concerti. Avrebbe compiuto 69 anni il 4 marzo. Nel giorno della sua scomparsa, le note delle canzoni più famose riecheggiano dalla casa bolognese del cantautore, nella centralissima via D'Azeglio. Le persiane del grande appartamento sono chiuse, ma dalle finestre del palazzo escono le note di alcuni dei suoi successi più famosi, come Caruso e Canzone. Il portone comincia a riempirsi di fiori. IL MALORE - Il malore è arrivato all'improvviso. Nessuna avvisaglia, «stava bene. Lui e Mondella si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreaux: era contento di come era andato il concerto. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate», poi il malore. Così, dalla Midas Promotion - società di comunicazione nel mondo della musica e dello spettacolo fondata da Michele Mondella - la sua assistente ricorda, al telefono, le ultime ore di Lucio Dalla. IL CORDOGLIO IN VIA D'AZEGLIO - In via D'Azeglio, sotto casa di Dalla, la gente si ferma per ricordare il cantante. E alle vetrine dei negozi è comparso un cartello con la scritta «I residenti e commercianti di via d'Azeglio piangono la scomparsa dell'amico Lucio». L'idea è partita da Pierluigi Sforza dell'Ascom e titolare del monomarca Swatch: «Lucio entrava nei nostri negozi come si va da un amico». Sforza, come il titolare dell'abbigliamento «Donati» e il parrucchiere «Vittorio» lo accoglievano spesso. «Non so ancora se il giorno del funerale chiuderemo le serrande - aggiunge Sforza - stiamo pensando anche a chiudere, ma è ancora presto. Di sicuro, andremo al funerale come si va a un funerale di un amico». Parlano di lui come di un amico anche il titolare di Donati e il parrucchiere Vittorio: «Era una persona sempre generosa, mai sfuggente» dice il primo. «Eravamo amici da una vita, sono rimasto di sale», aggiunge Vittorio. LA NOTIZIA NELLA SUA CITTA' - La notizia, circolata inizialmente in rete, ha lasciato sgomenta la sua Bologna. «L'ho sentito ieri sera, è vivissimo»: non ci può credere Roberto Serra, amico storico di Dalla e fotoreporter di professione, non voleva credere alle notizie che arrivano da Montreux. «Non è possibile . ripete Serra - mi ha telefonato ieri sera, stava benissimo, ed era felice, tranquillo, divertito e in pace con se stesso. Era contento per un'intervista che gli avevano fatto e per il tour europeo che aveva appena cominciato. Diceva che era emozionante ritrovare i luoghi di un analogo tour di trent'anni fa e di trovare, pur nella diversità delle situazioni, la stessa positiva risposta di pubblico di allora. Era a Zurigo, Stava andando a Montreux, era felice». È stato il suo ultimo viaggio. IL DOLORE DI GIANNI MORANDI: «ERA UN GENIO» - «Sono straziato, è una notizia che mi ha colpito a freddo, è stata come una coltellata, ancora non me ne rendo conto, mi sembra incredibile che stiamo qui a parlare di una persona che non c'è più». Gianni Morandi, amico storico di Dalla, risponde al telefono con la voce rotta. «Ci eravamo parlati l'ultima volta domenica allo stadio», ricorda. Avevano parlato dei suoi prossimi impegni: «Lui era felicissimo, gli piaceva viaggiare, si stava divertendo tantissimo. Ho saputo che ieri sera aveva suonato, un concerto che era andato molto bene. E poi è successo, ancora non me ne rendo conto». Chi era il Dalla-artista? «Un genio. Un artista davvero poliedrico che era sempre spinto dalla curiosità di fare cose diverse, di esplorare territori sconosciuti. Come quello dell'arte, della pittura, delle regie teatrali, del cinema, delle colonne sonore per film, del jazz... E poi era attratto dal mondo della comunicazione, era vicino alla gente, amava le nuove tecnologie, i computer, il popolo di Facebook e di Twitter. Non si fermava di fronte a niente. Il mondo ha perso un talento unico, inimitabile. Io un grande amico. E lo piango». FRANCESCO GUCCINI: «VIVEVA SENZA RISPARMIO» - «La notizia della sua morte mi ha sconvolto - sono le prime parole di Francesco Guccini - È una perdita gravissima per la musica italiana ma soprattutto perché con lui perdo un amico, un uomo generoso e ironico. L'ho incontrato per la prima volta quando suonava il clarinetto con gruppi dai nomi come Reno Jazz Band (Casalecchio, ovviamente!), Panigal Jazz Band eccetera. Era la fine degli anni '50. Insieme progettammo una radio, negli anni '70, la "Marconi and company" - ma quando la polizia chiuse Radio Alice fummo costretti a lasciar cadere il progetto. Una sera andammo in macchina a Vergaio, dove abitava Benigni, che allora era agli inizi della sua carriera e faceva "Cioni Mario", per registrare le sue gag: con i genitori di Benigni tutti intimiditi che ci offrivano il caffè guardandoci come degli alieni materializzati in salotto. Era un uomo profondamente vivace: ecco, uno che viveva senza risparmio, e senza paura di esaurire l'entusiasmo. Un vero testimone della musica, uno che per la musica ha vissuto». VASCO ROSSI: «È MANCATO IL CAPOFAMIGLIA» - «Ci sentiamo all'improvviso parte di una stessa grande famiglia a cui viene a mancare il capofamiglia... Perché questo era Lucio Dalla: un padre affettuoso e sempre presente con il suo entusiasmo, le sue idee spesso all'avanguardia per il cantautorato italiano, il suo grande amore per la musica». Vasco Rossi affida alla sua bacheca Facebook il ricordo di Lucio Dalla: «Non siamo mai pronti a notizie del genere, rimaniamo attoniti, sbalorditi, spaventati, arrabbiati e poi tristi molto tristi, senza parole. C'est la vie, questa è la vita...ha la precedenza su tutto meno che sulla morte, che arriva quando meno te la aspetti...», scrive il rocker. L'amore per la musica «lo ha accompagnato fino all'ultimo e questo ci consola, Lucio se ne è andato come avrebbe voluto, era in tour in piena attività...Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi. Wiva Lucio Dalla». LIGABUE: «MI DISSE "CON 'CERTE NOTTI' VENDERAI 700 MILA COPIE» -Luciano Ligabue sceglie la forma della lettera: «Ciao Lucio. Grazie», scrive su Facebook per ricordare Dalla, «una delle persone più libere fra quelle che hanno fatto canzoni nella nostra storia». «Era libero di seguire tutti i doni che gli sono stati fatti. Prima di tutto quello di una musicalità che gli usciva da ogni poro. Bastava che posasse le mani su un pianoforte o soffiasse su un sax o un clarinetto e ne usciva subito MUSICA. Poi la sua voce che, naturalmente... era così piena di MUSICA che tante volte era costretto a inventare linguaggi e suoni perchè la lingua italiana non gli bastava. E finalmente le parole - aggiunge Ligabue -, quando ha cominciato a scriverle - da Come è profondo il mare in poi - sono sempre state piene di malinconia, meraviglia, ironia, gioco, stupore. E tutto è sempre stato all'insegna di un'enorme, instancabile vitalità». «Durante l'anno più difficile della mia vita - quando mi sono ritrovato a fare l'artigliere da montagna a Belluno - le poche volte che mi hanno dato una licenza sul mangianastri della mia vecchia Opel girava sempre 'Dallà, l'album con 'Balla Balla Ballerinò, 'Il parco della lunà, 'La sera dei miracolì, 'Meri Luis', 'Carà e altre meraviglie. In uno stato emotivo come quello era incredibile l'effetto che mi facessero quelle canzoni. Parecchi anni fa, mi arriva una chiamata sul telefono. Io rispondo ed era proprio lui - ricorda il rocker -. Non c'eravamo mai sentiti prima. Mi dice 'Guarda, scusa se ti disturbo, ma avevo bisogno di dirti una cosa velocissima. Ho sentito la tua nuova canzone per radio e vedrai che con quella vendi settecentomila copiè. Io non feci neanche in tempo a ringraziarlo per la sorpresa che lui aveva già messo giù. Dentro di me pensavo 'See, settecentomila copie ma quando mai». La canzone, appena uscita, era Certe notti. Fra le tante cose che ammiro in lui c'è la sua anomalia. Lo classificano fra i cantautori ma è un'etichetta che non lo inquadra bene. Lui era ed è Lucio Dalla». IL RICORDO DEGLI AMICI - «Non riesco a parlare, sono troppo distrutto dal dolore». Così Gaetano Curreri, leader degli Stadio. Fu proprio con il celebre tour Banana Republic di Dalla e Francesco De Gregori che nel 1979 partì anche l'apprendistato artistico di Curreri fino all'approdo agli Stadio. Via Twitter arriva anche il ricordo di Valentino Rossi: «Ho avuto la fortuna di conoscere Lucio Dalla qualche anno fa a Bologna, avevamo doppiato insieme un fumetto di Milo Manara. Disperato erotico stomp è una delle mie canzoni preferite. ciao Lucio». È «un dolore grandissimo» quello di Pupi Avati, amico di Dalla da una vita. «Abbiamo interrotto le riprese - dice il regista bolognese dal set a Roma all'Esquilino della serie tv Un matrimonio - eravamo rimasti senza parole, veramente basiti». «Ci sentivamo quasi quotidianamente», dice Pupi addolorato. I due avevano lavorato varie volte insieme: «scrisse le musiche del Cuore grande delle ragazze e degli Amici del bar Margherita», ricorda Antonio Avati, «felice come un ragazzo al primo film quando nelle proiezioni pubbliche scattavano gli applausi». Pupi e Antonio, in lacrime, vogliono ricordare l'amico Lucio «come un talento musicale grandissimo e un uomo buono e generoso che abbiamo avuto la fortuna di conoscere, frequentare, amare». «Sono stravolta», sono le prime parole di Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti, che ha la voce rotta per la notizia. «Lucio era un grande amico di Luciano - ricorda - Un grandissimo artista e un grandissimo uomo, con una sensibilità enorme. Che ha saputo starmi vicino nei momenti difficili». Dalla e il maestro modenese hanno cantato insieme a tanti Pavarotti & Friends: si ricorda in particolare l'interpretazione del maestro di Caruso. «Non riesco a crederci», dice ancora Mantovani. «Non riesco a crederci - ripete anche Red Ronnie - Sto buttando per aria l'archivio per fare un omaggio a Lucio Dalla. Stasera live dalle 20 su Roxy Bar Tv quattro ore per lui». Si dice «sconvolto» anche Samuele Bersani: «Ho appena saputo di aver perso il mio grande maestro, un amico unico con cui potevo confrontarmi e imparare da oltre 20 anni - si legge su Facebook - La sua poetica e la sua musica sono il vero motivo per cui da bambino ho scelto di voler fare il cantautore ed è grazie a Lucio se poi ho potuto sparare le mie prime cartucce». È commossa Silvia Evangelisti, la responsabile di Arte Fiera e grande amica di Lucio Dalla, che passa sotto la casa del cantautore e si ferma con i cronisti per un ricordo: «Lo conoscevo da quando avevo 14 anni, vi ricordate la canzone Disperato erotico stomp? Ed Eravamo con Bonelli a casa sua? Ecco, c'ero anch'io. Non ho mai mancato un suo concerto, è un mio amico come di tantissimi a Bologna - racconta - sono stata centinaia di volte a casa sua. Lui diceva sempre "io sono di queste persone"», una dimostrazione che «era una persona straordinaria, un uomo di rara qualità umana, oltre che l'artista che tutti conoscevano». Luca Carboni ha deciso di rinviare il concerto di venerdì sera, in programma a Bologna al Numa: «Scusate il disagio, ma non me la sento». Lo comunica lo stesso Carboni su Twitter: «Scusate il disagio che vi creo - scrive - non me la sento. Il live è rinviato a venerdì 9 marzo». DALLA TIFOSO ROSSOBLU' - Anche il Bologna Calcio, di cui Lucio Dalla era un grande sostenitore, spessissimo in tribuna al Dall'Ara, saluta il cantautore scomparso. Il presidente Albano Guaraldi, il presidente onorario Gianni Morandi, i tecnici, i giocatori, i dipendenti e i collaboratori del Bologna Fc, si legge sul sito del club, «ricordano commossi un grande amico e tifoso rossoblù, un bolognese vero, uno dei più grandi artisti che l'Italia abbia mai avuto». Anche il capitano rossoblù, Marco Di Vaio, ricorda Dalla: «Non c'è bisogno che sia io a dire quanto perde la musica italiana con la scomparsa di uno dei più grandi artisti della nostra tradizione canora mi piace invece ricordare l'unico incontro personale che ho avuto con lui: è successo di recente, circa un mese fa, al palazzo dello sport durante una partita della Virtus pallacanestro. Fu cordiale, gentile e disponibile e mi chiese tante cose del Bologna, dimostrando la passione di un tifoso vero per la nostra squadra. Fu un'emozione che mi porterò dentro per sempre». IL MONDO DEL BASKET - «Ciao Lucio. Grazie per averci regalato la tua musica e la tua passione». Anche la Virtus Bologna, squadra di pallacanestro di cui il cantautore era tifosissimo, ricorda Lucio Dalla. Oltre alle presenze sugli spalti del Dall'Ara a sostenere il Bologna Calcio, fin dagli anni Settanta e Ottanta, Dalla era sempre seduto in parterre a seguire da abbonato le partite del club bianconero. Nelle interviste in cui parlava del suo amore per il basket, ironizzava anche sulla sua statura, dicendo che sarebbe stato comunque un ottimo playmaker. IL PRESIDENTE NAPOLITANO - Perfino il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, scrive una nota per ricordare Dalla: è stato «autore e voce forte e originale, che ha contribuito a rinnovare e a promuovere la canzone italiana nel mondo. È stato un artista amato da tanti italiani di diverse generazioni. E a me personalmente è caro il ricordo dei nostri incontri, e dell'ultimo, a Bologna, per una iniziativa di beneficenza, ritrovando in ogni occasione la schiettezza e delicatezza del suo tratto umano». MESSAGGI DA TUTTA ITALIA - «Non posso pensare che la notizia della scomparsa di Lucio Dalla sia vera». Laura Pausini, romagnola e amica di Lucio Dalla, commenta così su Twitter la morte del cantautore bolognese. «È stato il primo artista italiano - ricorda - che mi vide cantare in un ristorante di Bologna quando avevo 8 anni. Non posso dimenticare la sua carezza sui miei capelli e le sue belle parole di incoraggiamento». «Ciao Lucio - è l'addio della Pausini al cantautore - per fortuna rimarrai con noi, con il tuo talento e con le tue idee buffe e innovative, ma soprattutto emozionanti». «Oh no dai no...non ci posso credere dai... davvero non posso crederci»: così Jovanotti su Twitter. Un ricordo arriva anche dalla Puglia: «Un amico caro, un amico della Puglia e dei pugliesi. Rimarrai nei nostri cuori», scrive su Twitter il governatore Nichi Vendola. «Piango l'amico e l'immenso uomo del nostro tempo, Lucio Dalla», sono le parole di Bobo Craxi. Usa Twitter anche Gianfranco Fini, che posta il video della canzone Ciao e saluta il cantate scomparso utilizzando le sue stesse parole: «Ciao». Anche il leader della Cgil, Susanna Camusso, sceglie le parole di una sua canzone per l'ultimo saluto a Dalla: «Caro amico ti scrivo... Un sorriso, un fiore, una lacrima». Ricorda Dalla anche Eros Ramazzotti: «Non potrò mai dimenticare il suo telegramma al mio primo Sanremo, mi scrisse: "Olè". Fu il primo messaggio e ne fui onorato, ci mancherà tanto la sua genialità, era un grande». Lo ricorda così Eugenio Finardi: «Lucio no, proprio non me l'aspettavo! L'avevo visto a Sanremo pochi giorni fa, sempre allegro, con quei suoi occhi da Elfo che sembravano guardarti dentro e sorridere di ciò che vedevano. Sembrava eterno. Mi ha fatto l'onore di suonare in due mie canzoni. Un uomo fiero, ironico, molto emiliano. Un grande musicista. Però questa brutta sorpresa non dovevi farcela Lucio! Buon viaggio, salutami Caruso». E i Pooh: «Lucio è stato l'esempio più bello di chi ha saputo trasformare con leggerezza il proprio lavoro in un'arte. Lucio è stato amico e fratello di tutti quelli con cui ha lavorato, cantato o anche solo parlato. Sempre uguale a se stesso, sempre in equilibrio perfetto con una cultura acquisita e inventata strada facendo. Lucio è stato l'esempio più bello di chi ha saputo trasformare con leggerezza il proprio lavoro in un'arte. Lucio, con la sua continua voglia di stupire e la sua involontaria capacità di piacere al mondo!». « Francesco De Gregori - invece - non vuole fare dichiarazioni. Ha solo detto che è molto triste»: lo fa sapere Michele Mondella, che da 40 anni lavora al fianco di Lucio Dalla e di De Gregori, curandone la promozione e la comunicazione. LE ISTITUZIONI LOCALI - Condoglianze arrivano dalla Provincia di Bologna e dal Comune. «Esprimo il mio profondo cordoglio e quello dell'Amministrazione comunale tutta per la scomparsa di Lucio Dalla - è la nota del sindaco, Virginio Merola - Indiscusso protagonista della musica italiana ed internazionale, musicista, compositore, attore e regista, ricordiamo Lucio Dalla per il suo straordinario talento, la sua creatività ed il suo genio senza eguali, orgoglio di Bologna nel mondo. Fondamentale il suo contributo nel percorso che ha portato Bologna ad ottenere il riconoscimento di Città Creativa della Musica UNESCO. All'artista e all'uomo va il pensiero e il ringraziamento di tutta la città, quella città, Bologna, che Lucio Dalla ha amato ed ha sempre portato nel cuore. Insieme ai familiari e agli amici l'Amministrazione è impegnata affinché la città possa ricordarlo al meglio». L'UNIVERSITA' - Dalla aveva anche ricevuto una laurea ad honorem in Lettere all'Università di Bologna. «Per il Paese e tutto il mondo della cultura è un pezzo di storia che se ne va. Per la città di Bologna è una bandiera spezzata. Per l'Ateneo è la perdita di uno dei suoi più cari laureati. Per me, personalmente, è la scomparsa di un amico», lo ricorda così il rettore dell'Alma Mater, Ivano Dionigi. UNA VITA CON LA MUSICA - Dal 1964, quando a a 21 anni incise il suo primo 45 giri fino all'ultimo Festival di Sanremo, dove è stato sul palco insieme al giovane cantautore Pierdavide Carone con il brano Nanì (del quale è stato anche co-autore), Dalla ha consacrato la sua vita alla musica. Entrando nell'olimpo della canzone italiana con pezzi come L'anno che verrà, Caro amico ti scrivo o Caruso, considerato il suo capolavoro. A suonare, Lucio Dalla comincia fin da ragazzino. Dopo le prime incisioni, è il '66 l'anno del suo debutto a Sanremo con Paff...Bum. Dal 1974 al 1977 collabora con il poeta bolognese Roberto Roversi e i contenuti diventano civili. Nel 1977 diventa paroliere di se stesso: è il tempo di Com'è profondo il mare, poi nel '78 esce Lucio Dalla, con singoli come Anna e Marco e L'anno che verrà. È negli anni Ottanta che arriva il successo, di pubblico e di vendite. Prima la collaborazione con Francesco De Gregori nel tour Banana Republic alla fine degli anni Settanta, poi il disco Dalla. Il 1986 è l'anno di Dallamericaruso, che contiene Caruso. La canzone vende oltre otto milioni di copie, viene incisa in trenta versioni, tra cui anche una di Luciano Pavarotti. Sul finire del decennio Dalla si lancia in un'altra collaborazione: nasce l'accoppiata con Gianni Morandi. L'album Dalla/Morandi, a cui segue una trionfale tournée. Nel 1990 presenta il brano Attenti al lupo e poi Cambio: il disco raggiunge quasi un milione e 400 mila copie vendute. Ciao - doppio disco di platino - esce nel 1999 e il singolo diventa il brano dell'estate di quell'anno. Il 2010 è l'anno del (trionfale) ritorno in tour con il collega e amico Francesco De Gregori. Nel 2012, due settimane fa, il ritorno sul palco di Sanremo. I MILLE VOLTI DI DALLA - Dalla non è stato solo cantautore. É stato anche scopritore di talenti: a Bologna ha sede la sua etichetta discografica, Pressing S.r.l., che ha lanciato gli Stadio, Ron, Luca Carboni, Samuele Bersani e ha contribuito al rilancio di Morandi. Dalla è stato anche compositore di musica per film (per pellicole di Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni, Carlo Verdone, Giacomo Campiotti, Michele Placido), ha aperto una galleria d'arte, sempre a Bologna, ha diretto orchestre sinfoniche, la prima con Pierino e il lupo di Prokofiev nel 1997. http://corrieredibologna.corriere.it/ | |
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| Titolo: Le copertine dei dischi 2012-03-01, 18:30 | |
| Le copertine dei dischi
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| Titolo: Morto Lucio Dalla per un attacco cardiaco:il ricordo da Piazza Maggiore 2012-03-01, 20:52 | |
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| Titolo: D'Azeglio, note nell'aria e cartelli alle vetrine .Il cordoglio di tutta la città 2012-03-01, 20:56 | |
| D'Azeglio, note nell'aria e cartelli alle vetrine
In via D'Azeglio messaggi d'addio per Lucio Dalla (Fotoschicchi) Bologna, 1 marzo 2012 - Bologna reagisce con dolore e sgomento alla notizia della morte improvvisa di uno dei suoi figli più geniali, estrosi e irriverenti. Nel cuore della città c'è la casa di Lucio Dalla, nota ai bolognesi e a cui tutti oggi, passando lì sotto rivolgeranno uno sguardo in più, carico di nostalgia e denso di ricordi. Nella centralissima via D’Azeglio le persiane del grande appartamento sono chiuse, ma dalle finestre del palazzo di fronte escono le note di alcuni dei suoi successi più famosi, come 'Caruso' e 'Canzone' in omaggio all'artista scomparso in Svizzera per un attacco di cuore. Le note nell'aria accarezzano i ricordi e annunciano con tocco delicato ai passanti il lutto. E i commercianti di via d'Azeglio hanno immediatamente affisso alle vetrine un messaggio di cordoglio listato a lutto, in ricordo del cantante: "I residenti e i commercianti di via d'Azeglio piangono la scomparsa dell'amico Lucio". LE ISTITUZIONI - Il sindaco Virginio Merola: "Esprimo il mio profondo cordoglio e quello dell’amministrazione comunale tutta per la scomparsa di Lucio Dalla, indiscusso protagonista della musica italiana ed internazionale, musicista, compositore, attore e regista, ricordiamo Lucio Dalla per il suo straordinario talento, la sua creatività e il suo genio senza eguali, orgoglio di Bologna nel mondo”. Poi prosegue ricordando “il suo fondamentale contributo nel percorso che ha portato Bologna ad ottenere il riconoscimento di ‘Citta’ creativa della musica Unesco’”. Anche dalla presidente della Provincia Beatrice Draghetti arriva un ricordo commosso: “Bologna perde all’improvviso una delle figure più rappresentative della sua cultura. Ricorderò Lucio Dalla sempre con grande affetto per la sua musica, per come ha raccontato Bologna, per la sua gentilezza di uomo e di artista”. “Sono sinceramente colpito e addolorato per la scomparsa di Lucio Dalla”. Così il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa dell’artista. “Con lui - dice Errani - se ne va uno dei più importanti artisti italiani, non solo musicista ma anche poeta, protagonista di eventi culturali e grande emiliano, appassionato della sua terra e della sua gente, della sua Bologna cui ha dedicato tante composizioni e da cui non si è mai allontanato, condividendo generosamente con i suoi concittadini tanti momenti di vita sociale e civile”. “Lucio Dalla ci lascia un patrimonio immenso di composizioni indimenticabili - ha commentato l’assessore regionale alla Cultura della Regione Massimo Mezzetti -, ma tanto ancora avrebbe potuto darci: la sua scomparsa è un duro colpo per la cultura del nostro Paese. La sua vitalità ci mancherà tantissimo, la sua musica continuerà ad accompagnarci”. Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo, esprime "rammarico per l’amico, dispiacere per la città e per il Paese" e rivela: "Avevamo predisposto tutto per fare una fondazione congiuntamente: ora il progetto viene meno. L’ultima volta che l’ho incontrato è stato 5 giorni fa per questo motivo". Ha poi aggiunto: "E’ difficile parlare per chi come me aveva una frequentazione giornaliera con Dalla. E’ una notizia durissima: non possiamo far nulla, se non ricordare convenientemente, a tempo debito, il ruolo che Dalla ha avuto anche per la sua città con attenzione a vicende culturali di vario tipo". Nel luglio del 1999 fu proprio Roversi Monaco a consegnargli la laurea honoris causa in Lettere e filosofia: "Fece una lezione memorabile - ha ricordato l’ex rettore - lui e un clarinetto, senza dire una parola, e senza suonarlo, il clarinetto, solo facendo finta. Una lezione che durò 35 minuti, una delle cose più interessanti a cui abbia mai assistito". Il Bologna Calcio ricorda commosso Lucio Dalla, grande tifoso rossoblù. “Il presidente Albano Guaraldi, il presidente onorario Gianni Morandi, i tecnici, i giocatori, i dipendenti e i collaboratori del Bologna F.C. - fa sapere la società calcistica - ricordano commossi un grande amico e tifoso rossoblù, un bolognese vero, uno dei più grandi artisti che l’Italia abbia mai avuto. di Annalisa Uccellini http://www.ilrestodelcarlino.it/ | |
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| Titolo: Lucio Dalla - L'intervista del 29 gennaio 2010 - Tg1 2012-03-01, 21:34 | |
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| Titolo: Ricordando Lucio Dalla 2012-03-01, 21:35 | |
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| Titolo: Lucio Dalla, il commosso ricordo di Morandi 2012-03-01, 21:38 | |
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| Titolo: Gli applausi e la tragedia nella capitale del Jazz . Un infarto a Montreax dopo la colazione in albergo 2012-03-02, 08:46 | |
| Gli applausi e la tragedia nella capitale del Jazz
Un infarto a Montreax dopo la colazione in albergoÈ sceso con i suoi musicisti, era di buonumore. Poi, in camera, una telefonata e il malore In scena uno stop imprevisto di venti minuti
Lucio Dalla durante l'ultimo concerto allo Stravinsky Auditorium di Montreux in Svizzera (foto Olivier Delaloye) MONTREUX (Svizzera), 2 marzo 2012 - LUCIO DALLA è morto qui, in questo lussuosissimo, ma un po’ anonimo albergo svizzero in riva al lago di Losanna, così lontano dalla sua amata Bologna. È morto alle 10,30 di ieri mattina, in camera, di infarto fulminante. A trovarlo è stato Marco Alemanno, che alloggiava in una stanza comunicante. Sentendo un rumore provenire dalla camera accanto, si è precipitato. Ha subito chiamato soccorso, ma il tentativo di massaggio cardiaco è stato vano. La sera prima aveva tenuto il suo ultimo, trionfale concerto all’Auditorium Stravinsky, un tempio della musica. Se avesse potuto scegliere, forse non ci sarebbe stato un palcoscenico migliore per vedere calare il sipario. Nulla lasciava presagire la morte folgorante che l’ha colto alla soglia dei 69 anni, pochi giorni prima di quel 4 marzo, data apparentemente insignificante che però gli italiani conoscono meglio di tante altre date di storia. NESSUNO poteva immaginare un epilogo così drammatico della tournée svizzera appena iniziata. Alle 9,30 era sceso per fare colazione con i suoi musicisti. Si era seduto al tavolo con Manuela Cortesi, una delle coriste, che solo qualche ora dopo, costernata e ancora incredula, non riesce a crederci: «È sceso allegro, di buonumore, ha scherzato e chiacchierato con noi. Ha preso il suo solito caffè poi ha piluccato qui e là dal buffet, non mangiava mai molto, stava attento alla salute. Poi si è rialzato, ed è tornato in camera con il suo tipico passo saltellante. Ci ha salutato con un ‘Baci, cari, ci vediamo dopo’, ed è risalito. Non l’abbiamo più visto». Meno di cinquanta minuti dopo, l’infarto fulminante. E il ritrovamento, raccontato dall’avvocato Eugenio D’Andrea. La sera precedente, mercoledì, Lucio Dalla aveva tenuto il suo ultimo concerto. La sala dello Stravinsky, moderna, foderata di legno, accogliente e calda, è il tempio della musica svizzera. Qui ogni anno si celebra il Montreux Jazz Festival famoso in tutto il mondo, qui hanno suonato i più grandi, da Miles Davis a Ray Charles, ma anche David Bowie e Prince. Un palcoscenico impegnativo su cui però Lucio Dalla, jazzista di origine, non sfigurava affatto. La calorosa platea di 900 persone l’ha accolto in tripudio fin dal suo apparire. «Non ho visto segni di stanchezza, né tantomeno di malattia», ricorda Pascal Pellegrino, direttore della stagione culturale di Montreux. «Il pubblico è andato in visibilio appena è apparso. Quando ha intonato ‘Caruso’ la sala è esplosa in un’ovazione, e si vedeva benissimo che lui era felice della reazione del pubblico. Era molto vitale». Nessun segno di debolezza, dunque. «Forse l’unico sospetto poteva nascere dal fatto che il concerto — in tutto durato due ore e dieci minuti — è stato interrotto da una pausa di venti minuti non prevista dal programma. Forse Dalla ha accusato un’improvvisa stanchezza. Ma è solo un’ipotesi, anche perché al termine dell’esibizione si è concesso in modo molto generoso ai fan, lasciandosi fotografare e firmando decine di autografi. Quando stamattina mi hanno comunicato la notizia ho creduto a un macabro scherzo. Penso comunque che sia altamente simbolico che Dalla abbia tenuto qui il suo ultimo concerto». LA NOTTE al Royal Plaza è trascorsa apparentemente tranquilla; la mattina Dalla ha fatto qualche telefonata, ha chiamato il suo manager per programmare il trasferimento a Basilea dove si sarebbe dovuto esibire oggi, e poi il suo avvocato. «Ci stavamo organizzando — ha detto D’Andrea — per andare in barca insieme quest’estate». Quindi la morte improvvisa e tragica. L’entourage ha cercato di tenere segreta la notizia il più a lungo possibile, uno sforzo vano. Piano piano, nonostante il proverbiale riserbo svizzero, la verità è emersa, così come il nome dell’albergo dove Lucio Dalla è morto. Dopo che il medico ne ha constatato il decesso, il corpo è stato trasportato a Losanna, nella camera ardente della Chappelle Saint Roch, nascosta tra le viuzze del centro della cittadina. In un primo tempo è sembrato che la polizia dovesse chiedere l’autopsia, mentre in serata si è diffusa la voce, negli ambienti del consolato, che la salma dovrebbe rientrare oggi stesso a Bologna. In riva a un placido lago svizzero, un giorno di marzo, la musica è finita. dall'inviato Piero Degli Antoni http://qn.quotidiano.net/ | |
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| Titolo: FOTO : Lucio Dalla, le ultime ore a Montreux 2012-03-02, 08:54 | |
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| Titolo: Dalla, a San Gregorio la statuetta-regalo per il suo compleanno 2012-03-02, 10:34 | |
| Dalla, a San Gregorio la statuetta-regalo per il suo compleanno NAPOLI - Un regalo che non sarà mai consegnato. La statuina del cantautore Lucio Dalla, morto oggi in Svizzera, era stata realizzata in questi giorni dal maestro presepaio di San Gregorio Armeno, Genny Di Virgilio. Ad ordinare il regalo era stato un amico del cantante. La statuina, ritirata oggi dall'amico del cantante, doveva essere consegnata a Dalla il 4 marzo, giorno del suo 69esimo compleanno. http://www.ilmattino.it/ | |
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| Titolo: La salma di Lucio Dalla torna in Italia Sabato camera ardente a Bologna mentre i funerali sono previsti domenica 2012-03-02, 12:16 | |
| La salma di Lucio Dalla torna in Italia
Sabato camera ardente a Bologna mentre i funerali sono previsti domenicafoto Olycom Un gruppo di amici e collaboratori di Lucio Dalla (tra cui Ron) hanno vegliato nella notte a Losanna la salma dell'artista, stroncato da un infarto. Il corpo è stato trasportato in Italia. Sarà allestita sabato nel Cortile d'onore del Comune di Bologna la camera ardente per consentire ai cittadini e ai tanti fan di rendergli omaggio. I funerali potrebbero svolgersi nella giornata di domenica, giornata in cui Dalla avrebbe compiuto 69 anni. Solo quando la salma arriverà in Italia si saprà con esattezza i tempi per il funerale e se saranno in forma privata o pubblica. In queste ore sono in molti ad aver reso omaggio al cantautore bolognese: cantanti, scrittori e anche politici. E sul rapporto con la politica Dalla è sempre stato ironico come ha dimostrato durante una intervista nel 2009 a "Scusi lei è favorevole o contrario?" con Maria Latella. "I politici al mio funerale? Una buona ragione per non morire", aveva detto e alla domanda su cosa pensasse dei funerali di Stato aveva riposto: "Esibiscono tanta di quella noia. Potrebbero evitare". Intanto continuano gli omaggi al cantautore mentre Tgcom24 ha trasmesso in esclusiva il video del suo ultimo concerto. Si tratta dell’esibizione tenuta a Montreux la sera prima della tragica scomparsa. Tgcom24, in onda sul canale 51 del digitale terrestre e in streaming su www.tgcom24.it ha dedicato un’intera giornata di approfondimenti con giornalisti, critici musicali e amici di Lucio Dalla, per ricordarlo nel giorno della sua scomparsa. Anche Ron ha vegliato la salma durante la notteRon è stato visto uscire, a bordo di un'automobile con targa italiana, poco prima delle 11, dal garage della camera mortuaria Cappella Saint Roch, dove era custodito il corpo di Lucio Dalla, in attesa del suo trasferimento a Bologna. Ron, assieme a un gruppo ristretto di amici e collaboratori, che è un po' anche la famiglia del cantautore, ha trascorso la notte nella struttura funeraria nel centro di Losanna. "Non risulta alcun testamento"Le autorità diplomatiche consolari Italiane in Svizzera seguono con la massima attenzione gli aspetti del rimpatrio in Italia. L'avvocato D'Andrea conta di riuscire ad organizzare il trasferimento della salma da Losanna a Bologna nel pomeriggio. "Poi ci saranno i funerali, sempre nella sua città, o sabato o domenica, giorno del suo compleanno - spiega il legale -. Non risulta alcun testamento al momento, ma solo cose dette a voce, nessuna volontà scritta. Salvo diverse disposizioni testamentarie scritte sarà sepolto a Bologna, la sua città". Carone: "Rappresento il canto del cigno di Dalla"L'ultima apparizione in Italia di Lucio Dalla risale al recente Festival di Sanremo, quando ha accompagnato Pierdavide Carone sulle note di "Nanì". Il cantautore di "Amici" ha ricordato il mentore su Facebook: "Sono convinto che ora ci sta guardando e si diverte da morire assieme agli altri coinquilini del Paradiso, sicuramente ci starà sfottendo per le reazioni di ognuno di noi, ha passato una vita intera ad osservare le reazioni della gente alle cose della vita (belle e meno belle), la sua musica è testimone di ciò che scrivo... Della sua famiglia non anagrafica io ero l'ultimo nascituro e della sua arte ne rappresento il canto del cigno, e la consapevolezza che deriva da questo smuove in me le emozioni più agli antipodi che si possa immaginare... Mi gratifica ma al contempo mi fa sentire così solo oggi... Quanto e' speciale un uomo che a 68 anni si mette a servizio di un giovane? Non sempre dietro un grande artista si cela un grande essere umano, questo è quello che dissi quando fui ospite del suo concerto a Bologna, l'ho ridetto durante il festival e lo ridico ancora più forte oggi, perché è quello che mi ha lasciato Lucio Dalla e se potrò rivivere metà della sua grandezza allora anch'io riuscirò ad essere una persona migliore. Arrivederci Lucio". http://www.tgcom24.mediaset.it/ | |
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| Titolo: Ron ha vegliato l'amico Lucio. La salma in viaggio 2012-03-02, 14:15 | |
| Ron ha vegliato l'amico Lucio. La salma in viaggioLucio Dalla, la partenza del feretro da Losanna (foto Ansa) Losanna, 2 marzo 2012 - Ancora sole per l’addio di Losanna a Lucio Dalla. Il corpo del cantante è rimasto custodito da ieri pomeriggio nella camera ardente della Chapelle Saint Roch, in una piccola, anonima via del centro. Verso le 9 è arrivato il carro funebre della ditta italiana Franceschelli incaricata di trasportare la salma a Bologna. Alla camera ardente non è permesso accedere agli estranei, vi entrano soltanto i musicisti e i familiari più stretti. Tra questi, anche Ron, che è uscito verso le 11 evitando a testa bassa giornalisti e fotografi. Tutto lascia supporre che abbia vegliato la salma per l’intera notte. Davanti, sul marciapiede, sono più i giornalisti e le troupe televisive dei fan affranti. I pochi che si fermano a curiosare sono emigrati italiani che risiedono a Losanna da molti anni, e che in questa occasione riscoprono le loro radici. Gli altri, gli svizzeri, passano indifferenti e stupiti per il piccolo assembramento. Alla Chapelle arriva una sola corona, tutto è sobrio, dimesso. Molto differente dall’accoglienza che probabilmente gli riserverà Bologna domani, nella camera ardente. Verso mezzogiorno meno un quarto il feretro con la salma di Lucio è partito per l'Italia. dall'inviato Piero Degli http://qn.quotidiano.net/ | |
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| Titolo: Ufficiale: domenica 4 marzo i funerali di Dalla 2012-03-02, 14:21 | |
| Ufficiale: domenica 4 marzo i funerali di DallaRose e bigliettini dei fan per ricordare Lucio Dalla (Ansa) Roma, 2 marzo 2012 - Un carro funebre con il feretro di Lucio Dalla partirà in tarda mattinata dalla Svizzera, dove il cantante stroncato ieri da un infarto si trovava per una serie di concerti. I funerali si terranno nella sua Bologna forse domenica, giorno in cui il cantautore avrebbe compiuto 69 anni. Ancora non è stato deciso in quale chiesa.Nella notte un gruppo di amici e stretti collaboratori di Lucio Dalla ha vegliato la salma nella cappella di Saint Roch, nel centro storico di Losanna, dove è stata trasferita dall’hotel Plaza di Montreaux poche ore dopo il decesso. Anche il cantante Ron è stato visto uscire, a bordo di un’automobile con targa italiana, poco prima delle 11, dal garage della camera mortuaria Cappella Saint Roch. Secondo notizie trapelate dall’entourage dell’artista, domani potrebbe essere allestita una camera ardente a Palazzo d’Accursio a Bologna.IL CONSOLATO: ABBIAMO SBRIGATO LE PRATICHE - "Le pratiche di trasferimento della salma di Lucio Dalla sono a posto, qui in Svizzera sono molto efficienti e veloci". Lo ha riferito Domenico Silleri, corrispondente di Montreux del Consolato italiano in Svizzera. Il rappresentante consolare è giunto questa mattina alla camera mortuaria Cappella Saint Roch per ‘’mettersi a disposizione dei familiari per ogni eventuale necessita’’’. Silleri ha confermato che ‘’il corpo di Dalla è stato trasferito ieri nella camera mortuaria di Losanna direttamente dall’albergo Plaza, dove l’artista è deceduto’’. MEROLA: "CONTATTO CON LA FAMIGLIA COSTANTE" - “Vogliamo organizzare tutto in sintonia con la famiglia”. Cosi’ il sindaco di Bologna Virginio Merola in merito alle esequie di Lucio Dalla. La camera ardente dovrebbe essere allestita nel cortile d’onore di Palazzo D’Accursio, mentre la chiesa per i funerali deve ancora essere scelta. L’ipotesi di San Domenico, dove si sono tenute anche le esequie di Beniamino Andreatta, “è una possibilità ma remota” ha spiegato il consigliere comunale del Pd e amico di Dalla Benedetto Zacchiroli, ribadendo che ogni decisione sara’ presa e comunicata oggi da Palazzo D’Accursio, dopo aver consultato i familiari dell’artista. Merola ha ricordato ancora una volta la musica di Dalla. “ Alcune sue canzoni mi accompagnano per tutta la vita”, ha concluso il primo cittadino, ribadendo che sulle cerimonie per l’ultimo addio “siamo in contatto con la famiglia ”. Intanto, la bandiera del Comune di Bologna appesa a Palazzo D’Accursio è a mezz’asta, e davanti alla casa di Dalla in via D’Azeglio da qualche ora c’è una piccola folla di persone di tutte le eta’ che scattano foto al tappeto di fiori che copre i tre scalini di ingresso dell’abitazione dell’artista. Di mazzi ce ne sono talmente tanti che si fa fatica a salire i gradini. Anche sotto le finestre della casa di Dalla in piazza de’ Celestini, dalle quali si affacciava spesso, ci sono candele, biglietti, santini, foto di Bologna e dello stesso Dalla con conoscenti e amici, e ovviamente qualche fiore. Intanto sono in prevalenza immigrati italiani in Svizzera i fan di Lucio Dalla che si presentano questa mattina davanti alla camera mortuaria Cappella Saint Roch dove e' custodita la salma dell'artista bolognese. ''Abito qui vicino, ho saputo adesso dalla televisione che Lucio Dalla era qui e sono corsa subito'', racconta Maria Castrenzi, italiana di nascita ma in Svizzera da molto tempo. ''Sono davvero dispiaciuta e triste - aggiunge - era uno di famiglia''. Porta in mano una rosa rossa e un bigliettino (''e' un messaggio personale a Dalla'') la signora Begonia, spagnola di origine . Natale Trimarchi, siciliano, ma da 30 anni a Losanna, vorrebbe entrare nella struttura funeraria per rendere omaggio al feretro, ma glielo impediscono. ''Sto andando a lavorare, faccio l'autista di autobus - fa sapere -, ma prima voglio vedere Dalla, lo voglio salutare, purtroppo non ho potuto partecipare al suo ultimo concerto''. Arriva alla Cappella Saint Roch anche Flavio Durante, fisarmonicista che ha anche accompagnato Dalla in alcuni concerti: ''Sono un suo amico - racconta - contavo di vederlo in una sua tappa del tour, non ne ho avuto il tempo, era una brava persona, onesta, che non si puo' dimenticare'' http://qn.quotidiano.net/ | |
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| Titolo: Fiorello su Twitter, omaggio musicale a Lucio Dalla 2012-03-02, 15:23 | |
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| Titolo: Lucio Dalla, il feretro è arrivato a Bologna . Tutta la strada applaude- Addio Lucio 2012-03-02, 18:26 | |
| Lucio Dalla, il feretro è arrivato a Bologna
Tutta la strada applaude Lucio Dalla (Ansa) Bologna, 2 marzo 2012 Lucio Dalla è tornato a casa. Il feretro del cantautore, morto ieri all'età di 69 anni, è giunto nella centralissima Via D'Azeglio, cuore di Bologna. Una piccola folla ad attendere la salma, attesa che diventa commozione quando il carro funebre entra nella strada e si ferma sotto l'abitazione del cantautore. In precedenza, Gaetano Curreri, voce del gruppo Stadio, era giunto sul posto per poi salire nell'appartamento di Lucio Dalla.
Il feretro proveniva da Losanna, dove da ieri pomeriggio era stata allestita una camera ardente. A rendere omaggio al cantautore solo i familiari più stretti e i musicisti, fra cui Ron. IL FALSO ALLARME - Verso le 17 20 partono gli applausi della gente: un carro funebre arriva in Via D'Azeglio, tutti pensano che dentro ci sia la salma di Lucio Dalla. Ma è solo un falso allarme, in realtà il feretro è ancora in viaggio, nel csrro funebre ci sono solo fiori e altri oggetti per preparare il funerale. http://qn.quotidiano.net/ | |
| | | Angy amministratore
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| Titolo: «Lucio ist tot», l'omaggio dei tedeschi 2012-03-02, 18:44 | |
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| Titolo: Re: E' morto Lucio Dalla , il poeta della canzone italiana .Colto da infarto in Svizzera | |
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